Rugby World Cup, Italia in cattedra: quattro mete alla Romania e accesso diretto ai prossimi Mondiali

Rugby World Cup, Italia in cattedra: quattro mete alla Romania e accesso diretto ai prossimi Mondiali
di Paolo Ricci Bitti
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Domenica 11 Ottobre 2015, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 17:44
Missione compiuta: a Exeter l'Italia domina per lunghi tratti la Romania e segna quattro mete vincendo 32-22, con gli avversari che accorciano le distanze solo a babbo morto e senza mai avere la possibilità di ribaltare il risultato. Conquistato il terzo posto nella poule che vale l'accesso diretto ai prossimi mondiali e scritto anche un messaggio a chi vorrebbe mettere in dubbio le gerarchie in Europa. Vittoria costruita con determinazione nel primo tempo chiuso sul 22-3 grazie alle mete di Sarto, Gori e Allan e soprattutto grazie alla magnifica difesa che per dieci minuti ha retto le bordate dei romeni sulla linea di meta azzurra. Una dimostrazione, finalmente, di grande lucidità e maturità. Poi, in avvio di ripresa, la meta di Zanni che ha chiuso il match portando anche il punto di bonus offensivo.
Nel finale, tuttavia, colpevole e ingiustificato rilassamento degli azzurri che ha consentito ai romeni di marcare tre volte anche se il risultato non è mai stato in discussione.
A parte l'avvio incerto con i romeni avanti 0-3, per quasi 60 minuti l'Italia ha disposto degli avversari rispettando finalmente il ranking che vede i romeni 17i, quattro posizioni dietro gli azzurri. Mischia perentoria, touche efficace, mediana con ottima visione: tutto ha girato come doveva permettendo a Sarto di volare in metà al 10' grazie a un'apertura felice dei trequarti fra i quali è stato Campagnaro a decollare nel "buco" prima dell'assist all'ala. Peccato che poco dopo lo stesso Campagnaro sia stato costretto a uscire per infortunio proprio nello stadio Sandy Park che dalle prossime settimane lo vedrà protagonista con la maglia degli Exeter Chiefs.
Allan ha sbagliato la trasformazione, ma quello si rivelerà il suo unico errore al piede della giornata: alla fine farà 5/6 dalla piazzola, senza dimenticare la meta al 38' di rara bellezza. Servito con ngrande tempismo da Gori, il mediano ha sprintato per 30 metri slaomando fra tre avversari. E Gori poco prima l'aveva preceduto in meta beffando due avanti romeni.
Punti e buona regia: magari senza dirlo ad alta voce, ma vuoi vedere che con Gori e Allan è finalmente finita la caccia agli eredi di Troncon e Dominguez?
Brillante anche l'avvio della ripresa con Zanni che si allungava in meta sfruttando l'ennesimo predominio in mischia chiusa: 29-3. A questo punto una squadra "quadrata" avrebbe segnato almeno altri 20 punti, tanto era il divario tra le due formazioni in campo, se non che il ct Brunel ha svuotato la panchina già al 65'. "I titolari erano stanchi" ha poi detto il tecnico. Epperò da quel momento l'inerzia del match è finita nelle mani e nei piedi dei romeni, che già contro il Canada avevano vinto colmando un ritardo di 15 punti. La circostanza, ovvero la resilienza dei romeni, non dovrebbe essere sfuggita a Brunel, ma ugualmente l'allenatore ha voluto sostiture pedine importanti con giocatori evidentemente non collaudati come i titolari.
Una dopo l'altra sono arrivate le mete dei romeni con Apostol (2) e Poparlan: tre mete che mai avrebbero potuto ribaltare il punteggio, ancora più in cassaforte dopo che il saggio capitano azzurro, Geldenhuys aveva chiesto a Allan di trasformare un penalty per il 32-10 al 69'. Però che che peccato lasciare il campo con quelle tre mete che fischiavano da un orecchio all'altro, rischiando di far sbiadire almeno un po' il fresco ricordo del poker azzurro.

FESTA PER BERGAMAURO
Fuoriprogramma per Mauro Bergamasco che dopo 17 anni in azzurro appende le scarpe bullonate al chiodo: il veterano è stato rapito dai compagni di squadra e lanciato più volte in aria. Ben fatto, se lo merita davvero. Col senno di prima, e considerati i cervellotici cambi attuati dal ct Brunel nella ripresa, BergaMauro poteva ben essere schiarato almeno in panchina, al di là di considerazioni tecniche che la partita ha finito per rinnegare.

Italia-Romania 32-22 (p.t.22-3)
Marcatori. Italia: 4 m. 10' Sarto 24' Gori 38' Allan 45' Zanni; 2 c.p. 15' 69'; 3 tr. Allan. Romania: 3 m. 65' e 74' Apostol 74' Poparlan; 1 c.p. 4' Vlaicu; 2 tr. Vlaicu.

Italia: McLean (64' Palazzani); Sarto, Campagnaro (35' Bacchin), Benvenuti, Venditt; Allan, Gori (67' Canna); Zanni, Favaro (64' Vunisa), Minto; Furno (75 Bernabò), Geldenhuys (cap.); Cittadini (65' Chistolini), Manici (65' Giazzon), Aguero (65' De Marchi). All. Brunel

Romania: Fercu; Lemnaru, Kinikinilau, Vlaicu, Botezatu; Wiringi (41' Gal), Calefeteanu (59' Bratu); Carpo, Lucaci (48' Burcea), Valentin Ursache (48' Burcea), Van Heerden, Poparlan; Ion (41' Andrei Ursache), Turashvili (58' Radoi), Lazar (65' Pungea). All. Howells

Arbitro: Poite (Fra)

Classifica finale Poule D: 1) Irlanda p.18; 2) Francia p.14; 3) Italia p.10; 4) Romania p.4; 5) Canada p.2. Passano ai quarti di finale Irlanda e Francia.

RISULTATI E CALENDARIO QUARTI DI FINALE
A Leicester: Argentina-Namibia 64-19 A Exeter: Italia-Romania 32-22 A Cardiff: Francia-Irlanda 9-24 Questo il quadro degli accoppiamenti dei quarti di finale: A Londra (17/10): Sudafrica-Galles A Cardiff (17/10): Nuova Zelanda-Francia A Cardiff (18/10): Irlanda-Argentina A Londra (18/10): Australia-Scozia.