Jamie Vardy, dalla periferia alla Premier League: presto un film sulla favola del bomber inglese

Jamie Vardy
di Giacomo Perra
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Mercoledì 16 Dicembre 2015, 20:39
Dai campi di periferia delle serie minori inglesi ad Hollywood passando per il trono dei cannonieri della Premier League: è questa la scalata che starebbe per completare Jamie Vardy. Secondo quanto riportato dal Daily Star, infatti, la Warner Bros. avrebbe in cantiere un film sulla favola del ventottenne attaccante nato a Sheffield, che con il suo bottino di gol - 15 in 16 match al momento, quanto basta per strappare anche il record assoluto di partite consecutive a segno in campionato al grande Ruud Van Nistelrooy - ha trascinato il piccolo Leicester City di Claudio Ranieri al primo posto del massimo torneo calcistico del Regno Unito.

Per calarsi nei panni del bomber rivelazione, giustiziere appena un paio di giorni fa del milionario Chelsea di Mourinho ma poco più che un illustre sconosciuto sino a qualche mese fa, sarebbero in lizza tre veri e propri assi della recitazione: Ryan Gosling, Matt Damon e, addirittura, Leonardo DiCaprio. “L’unico punto di domanda è se il ruolo di Vardy dovrebbe essere interpretato da un americano o da un britannico. Stanno valutando le varie opzioni”, ha raccontato al magazine un insider, che poi ha aggiunto: “C’è molta eccitazione riguardo al progetto Vardy, perché le compagnie stanno cercando un film dai buoni sentimenti come L’uomo dei sogni (lungometraggio del 1989 ambientato nel mondo del football con Kevin Costner n.d.r.) da tanto tempo”.

E in effetti, per ora, la parabola del numero nove dei Foxes sembrerebbe proprio assomigliare a una delle tante belle storie viste al cinema. Una di quelle, giusto per intenderci, col lieto fine. Oltre a una dura gavetta nelle non blasonatissime Stocksbridge Ps, Halifax e Fleetwood Town, squadre con cui giocò nei campionati dilettantistici, infatti, molto prima di arrivare a Leicester, in seconda divisione, nel 2012, e di esplodere conquistando, nel giugno scorso, pure la Nazionale, Vardy ha dovuto affrontare un’infanzia e un’adolescenza problematiche. Parentesi di una vita in cui, insieme al dolce, si è trovato costretto a mandare giù qualche boccone amaro: tra questi, la cacciata dalle giovanili del club del suo cuore, lo Sheffield Wednesday, - “sei troppo basso”, gli dissero - e, soprattutto, una condanna per violenza privata, che lo obbligò per un po’ a rispettare un coprifuoco e a portare indosso una cavigliera elettronica.

“Ero in grado lo stesso di giocare a calcio, ma in un paio di occasioni mi toccò scappare fuori dal campo e andare direttamente a casa per evitare di violare il coprifuoco - ha ricordato recentemente Jamie, che quattro anni or sono lavorava come operaio in una fabbrica -. Mi accompagnavano i miei genitori. Se le partite in trasferta erano troppo lontane, potevo giocare solo un’ora: dovevo sperare che fossimo in vantaggio, lasciare il campo e tornare in tutta fretta a casa per arrivare in tempo. La cavigliera funzionava da protezione per la caviglia. Non c’era modo di spezzarla: potevi colpirla con un martello e non si rompeva. Era indistruttibile”.

Ora, però, rinfrancato dagli elogi e da un riscatto più che meritato, è lui a essere diventato indistruttibile. E imprendibile, per tutti i difensori della Premier. Per i tifosi del Leicester, invece, - ma non solo da oggi - da brutto anatroccolo si è trasformato in cigno, un bellissimo cigno che potrebbe rendere realtà un insperato sogno scudetto. Se poi riuscisse pure a far vincere l’Oscar a DiCaprio, sai che impresa.