Dopo gli Stati Uniti, arriverà anche in Italia il nuovo piano di abbonamento di Disney+ che include inserzioni pubblicitarie: in sostanza i consumatori avranno un'opzioni base (con pubblicità), una standard e una premium, quest'ultima senza pubblicità e più cara. A far discutere però è lo stop alle password condivise, sul modello già sperimentato, non senza polemiche degli utenti, da Netflix. «L'introduzione del piano con pubblicità segna la prossima evoluzione di Disney+ in Italia - spiega Jan Koeppen, president of The Walt Disney Company EMEA - in quanto offriamo una scelta più ampia ai nostri clienti e ai nostri partner pubblicitari».
Gli abbonamenti (e la novità sulle password)
Le possibilità in vigore dal primo novembre sono un abbonamento standard con pubblicità (5,99 euro al mese) con definizione full HD ma senza possibilità di scaricare i contenuti; quello standard (con definizione full hd) che costerà 8,99 euro al mese o 89,90 all’anno; infine, quello premium, in 4k Uhd e Hdr, al prezzo di 11,99 euro al mese (oppure 119,90 all’anno). I clienti con un abbonamento Disney+ attivo (che attualmente costa 8,99 al mese e 89,90 all’anno) potranno mantenerlo, ma dovrà scegliere un nuovo piano al termine del periodo di fatturazione.
Le perdite della società
Una mossa che arriva dopo che nel terzo trimestre del suo esercizio fiscale Disney ha riportato perdite nette per 460 milioni di dollari (417,5 milioni di euro), a fronte di utili per 1.409 milioni di dollari (1.278,7 milioni di euro) registrati nello stesso periodo dell'anno precedente.