Boston 2024, cresce il partito del no
tanti oppositori: non vogliamo i Giochi

Boston 2024, cresce il partito del no tanti oppositori: non vogliamo i Giochi
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Venerdì 6 Febbraio 2015, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 20:00
La presenza di un folto gruppo di oppositori, in rappresentanza del comitato «No Boston Olympics», ha caratterizzato il primo dei nove meeting aperti al pubblico in cui il sindaco della città, Marty Walsh, ha cercato di spiegare alla cittadinanza i benefici portati dalla candidatura a sede dell'Olimpiade del 2024. Diverse centinaia di persone hanno affollato la sala della «Suffolk Law School» in cui si è parlato di quella che il giornale Boston Herald definisce «una stravaganza di 17 giorni». Fra gli argomenti che preoccupano i cittadini di Boston, e di cui si è discusso, ci sono stati la lunghezza dei lavori necessari alla città qualora ottenesse i Giochi, le ripercussioni sul traffico, i finanziamenti di questa iniziativa e il fatto che fra i siti olimpici sia stato inserito il parco di Boston Common, il più antico della città e che ospiterebbe il beach volley, e che molti ritengono, come è stato detto anche ieri al sindaco, «sacro e quindi inviolabile». Alcuni residenti di Beacon Hill, zona «in» della città hanno preso la parole per parlare nello specifico proprio di questo argomento, che sta a cuore a molti.

Da parte sua il sindaco Walsh ha detto che «tutto ciò ci dà l'opportunità, a prescindere dal fatto se otterremo i Giochi o meno, di far parlare di noi nel mondo per i prossimi due anni e ci darà la chance di andare su nuovi mercati, in 110 diversi paesi». La portavoce del sindaco Laura Oggeri ha invece sottolineato che «è troppo presto per parlare dei cambiamenti che l'eventuale svolgimento dei Giochi avrebbe sul sistema dei trasporti pubblici. Mancano 9 anni: come possiamo dire adesso in che modo e dove verrebbero trasportati gli atleti?». Tutto ciò per tranquillizzare chi pensava che già ora la candidatura olimpica potesse avere un impatto su bus e ferrovie locali.

«Io comunque non comprometterò in alcun modo il futuro finanziario della città - ha garantito il sindaco - e la questione Olimpiadi non mi toglierà un grammo di energia per affrontare gli altri argomenti a cui devo dedicarmi».

Intanto sarà annunciata all'inizio della prossima settimana la squadra del comitato promotore di Roma 2024. Arriva la notizia che anche Budapest sta pensando di candidarsi.

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