Ndicka, De Rossi: «Lotito ha sbagliato, non può rinfacciarci che non sia morto». Lukaku out col Bologna

L'allenatore giallorosso: «È la prima volta che la Lega non accorda la tempistica migliore per preparare una semifinale così importante»

Roma, De Rossi: «Lotito ha sbagliato, non può rinfacciarci che Ndicka non sia morto. Lukaku out col Bologna»
di Gianluca Lengua
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Domenica 21 Aprile 2024, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 09:26

Daniele De Rossi risponde alle polemiche di Claudio Lotito: «Poco dopo che noi eravamo andati via dallo stadio c’era la percezione che potesse essere qualcosa di grave grave. Non lo è stato, nessuno ci deve rinfacciare che il nostro ragazzo, il nostro amico non sia morto, non sia in ospedale per i postumi di un infarto». In vista della gara di domani contro il Bolgona, non ci sarà Lukaku: «Non sarà convocato col Bologna, ha avuto un problema muscolare di lieve entità. Siamo fiduciosi che non sia nulla di grave». Ecco la conferenza stampa integrale di Daniele De Rossi alla vigilia di Roma-Bologna

Un aggiornamento sul problema muscolare di Lukaku. Se non ce la farà chi lo sostituirà?
«Romelu non sarà convocato col Bologna, ha avuto un problema muscolare di lieve entità.

Siamo fiduciosi che non sia nulla di grave. Giocherà uno tra Azmoun e Tammy, guarderò l’allenamento e non è escluso che possa utilizzare entrambi durante la partita. È stata una partita complessa, la squadra necessitava di un grande sforzo fisico e mentale per tenere saldi col Milan. Abbiamo recuperato e siamo pronti a giocare domani». 

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Qual è la particolarità del Bologna?
«È la squadra più affascinante e più entusiasmante del campionato. Tante squadre giocano bene, ma hanno dei giocatori per fare un campionato da alta classifica. Il Bologna invece sta facendo un capolavoro, complimenti a Tiago e alla società. Si inseriscono bene i due centrali, grande fluidità di movimenti, è difficile studiarli, sarà difficile affrontarli. È grande stima del tecnico e dei giocatori del Bologna, sarà un vantaggio che non avranno Ferguson a cui mando un abbraccio e so che per un calciatore è devastante».

Cosa pensa della decisione della Lega? C’è una mancanza di tutela verso la Roma?
«Sono allineato con le parole della società. Ne avevamo parlato spesso insieme. La Ligue One e la Bundesliga hanno aiutato le loro squadre, ma anche la Lega ha gestito date e orari per aiutare le nostre squadre. Qui si è creato un precedente particolare. È la prima volta che non viene accordata la tempistica migliorare per andare a fare una semifinale così importante. Mi dispiace che il presidente Casini non abbia ascoltato le nostre richieste. Dispiace che il capo delle competizioni che è un uomo di calcio, non ci abbia capito proprio perché era uno che stava dentro al campo e faceva le coppe europee e sa quanto sia determinante per una squadra un giorno in più o un giorno in meno. Detto ciò, punto. Altrimenti si innesca l’effetto Florida, cioè che tutte queste parole ti fanno sentire stanco. Può essere devastante continuarlo a dire, io da allenatore di questa cosa non ne parlerò più. La gestiremo in altre sedi».

Come cambia la Roma con Abraham rispetto a Lukaku? Sarà possibile vedere un giorno Dybala con falso nove?

«Tammy l’ho visto poco, è una forza della natura, ha un entusiasmo contagioso. Perde energie con arbitro, tifosi, lo scarpino. Se riusciamo a incanalare tutta la sua energia e rabbia per essere stato fuori nove mesi, avremo un attaccante molto forte. Devo io capire lui, lui sta capendo cosa voglio dal centravanti. È affascinante da allenatore, non è troppo diverso da Romelu. Uno è più esperto l’altro un po’ meno. Lavorandoci può diventare come Romelu. Dybala piacerebbe vederlo falso nove, qualche volta ci ho pensato. Per giocare con un falso nove come Paulo a mio avviso devi avere tanti giocatori di grande gamba sulle fasce, se lui viene incontro sulle fasce devi avere giocatori esplosivi, anche a centrocampo, giocatori che attacchino la profondità con una gamba importante che non è la prima qualità della nostra rosa. Mi piacerebbe, ma dobbiamo farlo combaciare con le altre caratteristiche se no veniamo tutti incontro e facciamo partite come ci è già successo in qualche frazione di gara dove in aggressione gli avversari possono farci male. 

La posizione di Pellegrini, l’ha richiesta lei o l’ha presa da solo?
«È inevitabile che si trovi lì giocando mezzala sinistra ed essendo destro porta la palla verso la parte centrale del campo. È una cosa di campo, che succede. Tatticamente mi stupisce me e i miei collaboratori che mi dicono che non pensavano che fosse così intelligente. Anche atleticamente è incredibile». 

Lotito ha detto che Ndicka è entrato in ospedale in codice giallo e si poteva continuare
«Leggo un tweet delle 20.42 della Official SS Lazio che dice “Forza Evan ti siamo vicini”. Io non ho mai visto fare un tweet da nessuna squadra del mondo per un codice giallo. Poco dopo che noi eravamo andati via dallo stadio c’era la percezione che potesse essere qualcosa di grave grave. Non lo è stato, nessuno ci deve rinfacciare che il nostro ragazzo, il nostro amico non sia morto, non sia in ospedale per i postumi di un infarto. Quando ho parlato di gente che vede il marcio anche in queste situazioni, che ti dice sui social attraverso dei messaggi che non ha nulla, che lo avevamo fatto per risparmiare 20 minuti. Penso che su 30mila persone allo stadio non ce ne era una che potesse pensare che noi volevamo terminare la partita. La sospendevi al primo tempo, giocavi male, hai fatto il furbo. Ma qui l’inerzia era a favore nostro, se devo giudicare l’utilità di questo stop, noi abbiamo fatto una cosa che va contro l’interesse calcistico e di risultato. Se te lo mandano in direct dei ragazzini di 15 anni o tifosi sfegati che vedono solo il risultato calcistico non vanno oltre il loro naso, il fastidio è di 30 secondi e poi passa. Anche nelle chiacchiere che abbiamo fatto con Butti e Casini era uscita questa cosa, come se il fatto che lui non fosse morto e non fosse grave era un nostro errore. Come se non bastasse che potesse succedere qualcosa di grave a un nostro amico, compagno o calciatore. È un peccato perché perdiamo quello slancio che dovremmo avere per migliorare un po’.E dispiace che lo faccia il presidente, perché con Lotito ho un bel rapporto. Ho letto che l’ha detto durante un buffet, non in una cosa ufficiale. Magari gli è sfuggito un colpo a vuoto. Perdiamo sempre occasione per fare un passo avanti, soprattutto noi nel mondo del calcio dovremmo essere più sensibili. Se qualcuno mette avanti la vita di un giocatore, amico, compagno, dovremo essere tutti d’accordo. Come lo erano tante persone nel nostro calcio che ci hanno scritto e dimostrato solidarietà».

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