«Ce ne sono pochi di centrocampisti come lui al mondo. Col pallone mostra le qualità migliori». De Rossi è innamorato dello stile di Leandro Paredes. Un centrocampista che proviene dalla terra che Daniele ama: l'Argentina. Con Leo il rapporto è subito esploso, c'è sintonia e anche confidenza: «Posso permettermi di entrargli più diretto, posso prenderlo in giro davanti ai compagni evidenziando lacune tattiche. Scherzando lo stimolo in tanti aspetti che deve migliorare. Non capisco perché siate ancora stupiti di lui, è di rango mondiale», ha detto.
Con il nuovo tecnico in panchina, Paredes ha subito una metamorfosi, lo ha spiegato anche Spalletti qualche giorno fa prima della partenza per gli Stati Uniti: «Va a fare il centrale basso tra i due difensori per la costruzione». E i numeri sono dalla sua parte: con Mourinho i passaggi chiave erano di 0,52 a partita, con De Rossi sono saliti a 1,125, mentre quelli completato sono saliti da 49 a 75. E poi, sono diminuiti i falli commessi e migliorati i dribbling. Numeri che, però, hanno portato a una diminuzione dei tiri in porta, prevedibile perché Daniele lo utilizza come ideatore della squadra e non come finalizzatore. Nell'era De Rossi ha saltato solamente due partite di cui una per squalifica (Salernitana) e l'altra per scelta tecnica (il ritorno con il Brighton). Insomma, averlo prelevato in estate dal Psg si sta rivelando una mossa azzeccata.