Europa League, la Roma batte il Milan 2-1: Mancini e Dybala portano i giallorossi in semifinale

A nulla è servita la rete di Gabbia nel finale di partita

La Roma batte il Milan 2-1, Mancini e Dybala portano i giallorossi in semifinale
di Alessandro Angeloni
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Giovedì 18 Aprile 2024, 23:41 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 10:36

La Roma è stata più forte del Milan. Ce lo dicono, forte e chiaro, le due sfide di San Siro e dell’Olimpico, vinte entrambe. Con merito la prima, 1-0, nettamente la seconda, 2-1. In semifinale - contro il Leverkusen - ci va la squadra migliore, ora a un passo anche dalla poltrona Champions, che ospiterà la quinta italiana nella prossima edizione. È ancora Mancini il protagonista della serata, quello che avvia il match, che lo indirizza; un gol, stavolta non di testa. Mancio raccoglie uno splendido tiro di Pellegrini, che sbatte sul palo e il difensore goleador (settima rete stagionale) della Roma infila Maingnan a porta vuota. Il gol del ko lo firma Dybala, dopo un’azione dirompente di Lukaku, che spazza via un avversario dietro l’altro e costringe Gabbia a un rinvio goffo sui piedi di Dybala: il tiro dell’argentino è un arcobaleno, che parte dal vertice sinistro dell’area del Milan e termina sull’angolo destro della porta rossonera.

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I problemi arrivano, per fortuna di De Rossi, sul tre a zero (calcolando l’1-0 di San Siro). Lukaku si fa male ed è costretto a uscire al minuto 28 (entra Abraham), Celik si lascia scappare Leao ed è costretto a commettere un fallo insensato. Rosso. E Roma in dieci, con De Rossi che inserisce un difensore in più, Llorente, sacrificando Dybala. Parte la resistenza dei giallorossi, che non alzano solo barricate, ma provano a tenere il pallone e, come possibile, affondare il colpo. Sfiorano il gol Spinazzola e Abraham. Il Milan produce gioco e occasioni non troppo nitide, un palo nel primo tempo di Loftus-Cheek e un tiro sporco di Pulisic.

Il gol della consolazione rossonera arriva nel finale, con Gabbia, di testa. De Rossi sorride e si gode il rinnovo. Ora è mister presente e futuro.

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