Le rondinelle, se fossimo nel calcio, avevano sorpreso la squadra di Pianigiani in gara1, sono stati rullati via due sere e ieri sono avanti di poco, scendono a -10, pagando l’eccezionalità di Micov, ex Cska Mosca, e il talento di Goudelock, detto piccolo mamba, da Kobe Bryant, di cui è stato compagno ai Los Angeles Lakers.
Vince l’Ea7 in volata, un Vitali manca l’ultimo tiro, troppo difficile. Milano è Milano, costato forse il quadruplo di Brescia, qua piove e la gente va via delusa, dopo avere cantato a squarciagola.
Il basket, come il volley, dà emozioni uniche, come solo i grandi pubblici del calcio. Al PalaGeorge sembrava di essere a un derby dell’Olimpico di Roma, con anche le poche centinaia arrivate dal capoluogo, a festeggiare alla fine.
E’ festa, sempre, è il basket, con la doppia diretta di Eurosport e di Raisport, dopo anni di doppia Rai, Sky. Gli ascolti sono buoni, i palazzetti pieni, sembra di essere in Spagna o quasi in Nba. I bresciani hanno scelto di essere qua, non di seguire in tv la nazionale.
Domani sera a Trento l’Aquila può invece perfezionare il sorpasso, su Venezia, non più favorita. Si va verso una finale Milano-Trento, al meglio delle 7, con la squadra del presidente Proli e di Flavio Portaluppi strafavorita. Come nel 4-2 di due anni fa, su Reggio Emilia, al Bigi, e come nel 4-3 su Siena, con il fiatone.
Peccato solo che chi vince non vada in Eurolega, quella spetta ad Armani per diritto divino. Tonut e compagni la meritavano. O meglio, servirebbe un’altra italiana in Eurolega, da assegnare sul campo. E’ come se solo la Juve andasse in Champions, chi glielo spiega al Brescia…
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