«Il Crecas è una bella società e una squadra che vale la pena di allenare. Quando l’idea di prendere in mano il gruppo mi è stata proposta, l’ho ritentuta subito valida. E così, non subito dopo essere stato contattato dal presidente, non ci ho pensato su un attimo ad accettare».
Il battesimo è stato vincente contro l’ex capolista Villanova. «Quella tiburtina è una grossa squadra, faccio i complimenti Di Loreto per come fa muovere i suoi giocatori in campo e come giocano al calcio. La classifica di questa squadra dice tutto, rispecchia in pieno il suo valore. La nostra è stata una vittoria sofferta, ma anche meritata per l’impegno dei miei ragazzi; hanno stretto i denti nei momenti più difficile».
Per il Crecas quali obiettivi, a questo punto? «La società mi ha chiesto di raggiungere prima possibile la salvezza, ma credo che il gruppo abbia la possibilità di stare in modo stabile nella zona tranquilla della classifica. Non sarà facile, perché il calendario non è dei più semplici. Però, vista la squadra all’opera contro il Villanova, sono fiducioso. Con la società stiamo valutando di prendere qualche rinforzo, soprattutto a centrocampo, per sistemare la rosa che conta un parco giocatori limitato». Domenica la prima trasferta di Fazzini, ad Acquapendente. «Una partita e una storia tutta da vivere: niente promesse o proclami, perché il campo è difficilissimo», ha concluso Fazzini.
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