Roma, per Garcia la ruota gira nel modo sbagliato

Roma, per Garcia la ruota gira nel modo sbagliato
di Alessandro Angeloni
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Mercoledì 23 Settembre 2015, 23:26 - Ultimo aggiornamento: 23:53
La sfortuna, si dice in questi casi, ci vede bene. E ha individuato subito il punto da colpire: Rudi Garcia, quindi la Roma. Già non se la passava bene il tecnico giallorosso, subissato da mille critiche dopo la partita pareggiata con il Sassuolo, dopo la sconfitta di Marassi, la quotazione scende ancora. A Genova, la Roma disputa la sua migliore partita (al pari di quella con la Juventus), almeno il secondo tempo, tutto: per produzione offensiva, per intensità, per non aver concesso praticamente nulla agli avversari. E che è successo?

La Roma è uscita dal campo con una sconfitta, prendendo una rete su punizione e una in contropiede (e su autogol). Sfortuna. Brutto segno, però. Perché quelli bravi, si sa, sono anche fortunati. Quindi, se non sei fortunato, non sei nemmeno bravo. E chi aveva dubbi, stavolta ha avuto la conferma e penserà che Rudi non sia (più) l'allenatore giusto per questa squadra, che adesso sta scendendo tristemente a metà classifica, scavalcata dalla stessa Sampdoria, dalla Lazio, dal Chievo, senza parlare della capolista Inter, che ormai, da questa prospettiva, addirittura può definirsi in fuga con quindici punti in cinque partite.

Una distanza quasi abissale, se si torna ai vecchi presupposti, quelli di vincere lo scudetto. Nulla è perduto, ma la ruota ormai ha preso una brutta piega. Tornerà a girare, ma deve cambiare il vento. Non farà piacere a Garcia sentir cantare "vincerete il tricolor" dalle tifoserie avversarie e la tua comincia fare i conti e capisce che non tornano. Tutto questo ti lascia addosso quella sensazione di impotenza, che anche quando fai tutto non ottieni nulla. Sfortuna? Sì, stavolta sì. Ma è davvero un brutto segno.
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