Genoa-Roma 1-0: a segno Fetfatzidis
Giallorossi a -17 dalla Juventus

Genoa-Roma 1-0: a segno Fetfatzidis Giallorossi a -17 dalla Juventus
di Ugo Trani
2 Minuti di Lettura
Domenica 18 Maggio 2014, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 10:36
dal nostro inviato



GENOVA La Roma cade anche a Marassi, sul traguardo: è la quinta sconfitta (terza di fila) di questo torneo, straordinario e in alcuni momenti esaltante. Il sesto ko stagionale, se si conta quello di Napoli in Coppa Italia, ha il significato del penultimo, contro la Juve all'Olimpico: non incide sulla classifica e quindi serve solo per le statistiche. I campioni d'Italia stravincono lo scudetto: 17 punti in più della rivale che, tre giornate fa, si è arresa, al Massimino di Catania, anche sui indicazione del suo tecnico ormai sazio.



INESPERIENZA E STANCHEZZA

Il Genoa sfrutta l'errore nel finale di Nainggolan, il più bravo prima della gaffe che favorisce la ripartenza decisiva di Fetfatzidis: 1 a 0 e match chiuso al minuto 38 della ripresa. Garcia, con la rosa dimezzata (10 giocatori esclusi dalla lista dei convocati), si affida ai giovani. In porta, per la seconda partita di fila, Skorupski, efficace e sicuramente più concentrato di alcuni suoi colleghi, e prima gara da titolare sia per Jedvaj che per Ricci. La risposta, per un tempo, è soddisfacente. Meglio la Roma del Genoa, con Perin decisivo su Destro e Ljajic. I giallorossi calano poi nella ripresa. Si accontentano e pagano la rinuncia a giocare. Hanno in molti la lingua di fuori e anche mentalmente sembrano scarichi. Cosa abbastanza normale, dopo un'annata così faticosa e stressante. Debutta il centrocampista diciottenne Mazzitelli, si ferma Ljajic, intraprendente e determinato, fuori per il fastidio muscolare alla coscia che lo costringe a chiedere il cambio.



ATTACCO DA MIGLIORARE

Al senatore Taddei, probabilmente all'ultima gara in giallorosso, si aggiunge Totti, entrato nel finale proprio al posto di Ljajic. E' tardi, orma la Roma è seduta. Destro, invece, esce a testa bassa, sostituito da Dodò. Il centravanti fa poco. Solo una conclusione in porta. Le quattro giornate di squalifica lo hanno penalizzato. Domani sera sarà a Coverciano: se vuole andare in Brasile, deve riprendersi in fretta. E Sabatini, sul mercato, cercare l'alternativa per la Champions. Destro e Totti non bastano per sfidare le big d'Europa.



SEGUI LA CRONACA
© RIPRODUZIONE RISERVATA