Il Milan sorride con Balotelli-goleador
«Pian piano mi tolgo qualche sassolino»

Il Milan sorride con Balotelli-goleador «Pian piano mi tolgo qualche sassolino»
di Luca Pasquaretta
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Martedì 22 Settembre 2015, 22:51 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 20:24
Due partite in una. E’ il bello del calcio, signore e signori. Tutto e il contrario di tutto in 90 minuti. Alla fine ha vinto il Milan: 3-2. Eppure i rossoneri hanno tremato, hanno rischiato di farsi riprendere con 3 gol di vantaggio all’intervallo, dopo aver chiuso una prima frazione giocata sopra le righe, senza errori. Di Balotelli, Bonaventura e Cristian Zapata i gol. Sembrava tutto fatto. Sembrava appunto. Poi l’Udinese con rabbia ed orgoglio ci ha provato. Colantuono ha sistemato la squadra. Fuori Piris, un difensore, dentro Duvan Zapata, il cugino di Cristian, un attaccante. E’ stato un crescendo rossiniano. Badu prima e proprio Zapata poi hanno segnato, accorciando le distanze. Nella mente dei tifosi rossoneri è riapparso il fantasma di Istanbul. Finale di Champions, correva il 25 maggio 2005. Stesso film? Non proprio. Il finale è stato diverso, perché la squadra di Mihajlovic ha sofferto, ha rischiato grosso (miracolo di David Lopez nel finale), ma è riuscita ad uscire indenne dal Friuli, portando a casa 3 punti pesanti, la vittoria in questo inizio di campionato, amaro per l’Udinese che ha depauperato l’impresa contro la Juve all’esordio, inanellando 4 sconfitte consecutive, non proprio il massimo. Luci ed ombre per Mihajlovic, che si coccola Balotelli con quella cresta un po’ così. Pronti, via. SuperMario ha conquistato una punizione dal limite e l’ha trasformata. Destro chirurgico, forte e preciso. Imparabile per Karnezis, rimasto a guardare. Uno a zero. Non ha esultato, ma ha sorriso dopo l’abbraccio con i compagni e il cenno d’intesa con Mihajlovic, l’uomo che ha sponsorizzato più di tutti il suo ritorno al Milan, garantendo per lui con Berlusconi.

Che Balotelli sia un giocatore diverso lo si è intuito quando ha rimediato un giallo per un intervento duro su Ali Adnan e ha chiesto scusa. Le ha prese e le ha date, SuperMario senza fare una grinza, senza eccessi. Con lui in campo titolare si è visto il miglior Milan della gestione Mihajlovic. Un tempo. Solo un tempo, però, il primo. I rossoneri ripartono da lì e dalla vittoria. Non è poco. Non è tempo. Di questi tempi, è comunque abbastanza.

Soddisfatto, a fine partita, Mario Balotelli, che ha così commentato la vittoria: «Stavamo vincendo 3 a 0 e non possiamo finire la partita 3 a 2: siamo stati disattenti, ma questa squadra è un gruppo di lottatori. Complimenti ai miei compagni, abbiamo fatto una grande partita, nonostante i due gol stupidi presi. Per me era una partita difficile, sapevo che mi avrebbero provocato. Sono contento anche della mia prestazione, piano piano mi tolgo dei sassolini dalle scarpe, poi risponderò anche a chi parla male di me. Io sono una persona diversa da quella che avete descritto in questi anni. La mia ammonizione? O prendono il giallo o prendono le mie gambe, perché la palla non la vedono».