Immobile e le stagioni dell’amore, tra 38 gol e tanta lazialità

Immobile e le stagioni dell’amore, tra 38 gol e tanta lazialità
di Emiliano Bernardini
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Lunedì 9 Aprile 2018, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 10:50
dal nostro inviato
UDINE

Ciro ottavo Re biancoceleste. Un piattone destro su assist di Lulic per siglare la rete numero 27 in campionato, 38 comprese le coppe. Roba da stropicciarsi gli occhi e spellarsi le mani. Superato il Mito Klose, agganciato Pandev all’ottavo posto della classifica dei bomber laziali di tutti i tempi (64). Il tutto in appena due stagioni. Immobile non si ferma mai. Meglio anche di Signori e Crespo che nel 1992-93 e nel 2000-01 vinsero la classifica cannonieri con 26 gol. Ciro è la perfetta estensione di Inzaghi in campo. Un filo biancoceleste che cuce le pagine di storia laziale. L’abbraccio di giovedì con Simone è la versione a colori di quello tra Chinaglia e Maestrelli. Sbagliato sovrapporli, stupendo affiancarli. Ciro punta a calzare la Scarpa d’Oro e a trascinare la Lazio in Champions.
VOGLIA DI VINCERE SEMPRE
Il peso dell’attacco è tutto sui suoi muscoli e non importa se qualche volta fa un po’ fatica. Inzaghi gli chiede gli straordinari e lui ubbidisce. Nel momento più complicato è sempre il suo piedone a restituire il sorriso al popolo laziale. «Era importante vincere, ci siamo portati sopra l’Inter e agli stessi punti della Roma e giocare il derby così è diverso rispetto a quando lo giochi stando sotto.
Non è stata la migliore partita ma l’importante è il risultato». Inzaghi lo avrebbe voluto far riposare ma il suo peso specifico è troppo per rinunciarci. Ciro lo sa e nemmeno la pericolosa diffida lo spinge a mordere un po’ il freno: «Non mi piace lasciare il campo ma come a nessun altro, ma il mister credo avrà pensato alla diffida, magari mi partiva la testa e potevo saltare il derby… Meglio così, questo è un grande gruppo, bisogna continuare così, essere umili, dopo giovedì oggi era ancora più difficile». Già perché ultimamente è più fumantino. Si sente laziale e vuole a tutti i costi portare sempre più in alto i biancocelesti. «Questa è la settimana più stimolante della stagione. Sono felice che ci arriviamo dopo queste due prestazioni con Salisburgo e Udinese. Sappiamo che il derby è importante, ma lo è anche la gara di Salisburgo, altrimenti tutto quello che abbiamo fatto prima non conta nulla». Re Ciro è pronto ad altre conquiste.
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