Juventus, Matuidi si presenta: «Lavoro quotidiano per vincere la Champions»

Juventus, Matuidi si presenta: «Lavoro quotidiano per vincere la Champions»
di Alberto Mauro
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Martedì 22 Agosto 2017, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 20:14
Matuidi non sarà l’ultimo nuovo arrivo, ma Beppe Marotta non ha fretta. Chiuse le piste Keita e Schick, l’ad bianconero blinda Marchisio e spiega la situazione Spinazzola. “Marchisio? Si tratta di una situazione che abbiamo letto, montata mediaticamente, ma i sintomi di un addio per insoddisfazione non ci sono. C'è concorrenza a centrocampo, ma decide Allegri chi gioca. Lui non potrà giocare sempre titolare, così come non lo potranno fare sempre Khedira, Pjanic e Matuidi. Spinazzola è un giocatore di nostra proprietà. Abbiamo l’ esigenza di un profilo simile al suo con noi,  ma allo stesso tempo abbiamo preso un impegno biennale con l’Atalanta. Lui lo sa, per lui potrebbe essere un’occasione importante e fa pressione per venire qui, con un comportamento che cozza con i programmi dell’Atalanta. Come finirà? Con lui che rimarrà a Bergamo, e l’Atalanta dovrà rigenerarlo. Ho parlato con Percassi ieri, noi abbiamo gestito la situazione parlando con lui, ma gli scenari cambiano e non ci sono garanzie per il futuro. Keita è un argomento chiuso, così come è chiuso Schick. Fa comodo a voi dire Milan, Juventus, Roma, ma per noi è un argomento chiuso. Garay? Non è un nostro giocatore, è un ottimo elemento ma in questo momento non ci sono le condizioni”.

Beppe Marotta ha parlato a margine della presentazione ufficiale di Matuidi, già in camposabato contro il Cagliari e con le idee già molto chiare. “E’ un onore indossare questa maglia, condivido le stesse ambizioni di questo club.
Sono pronto a una nuova avventura, una sfida eccitante. Con Deschamps ho parlato, è stato importante confrontarmi con lui, per me è stato importante cambiare nell’anno del Mondiale. Avevo già preso la mia decisione, Deschamps mi ha parlato soltanto bene della Juve. Il numero 14 è quello che indossava lui, mi accompagna da parecchi anni. Lasciare la Francia per l’Italia a 30 anni? Meglio tardi che mai, si vede che era destino. Con la Francia ho giocato in un centrocampo a due, con il PSG a tre, mi vanno bene entrambe le soluzioni, non ho problemi, decide Allegri. Tutti vogliono vincere la Champions, sappiamo che la serie A è importante, il nostro pane, ci permetterà di puntare alla Chamions. Ho vissuto grandi emozioni in 6 anni al PSG. Ma ora è il passato, la Juve è il presente mi sento in famiglia, forza Juve”.
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