La Juventus batte il Milan 1-0
Dybala rilancia i bianconeri

La Juventus batte il Milan 1-0 Dybala rilancia i bianconeri
di Luca Pasquaretta
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Sabato 21 Novembre 2015, 15:57 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 13:00

Un gol e tanta noia. Ha deciso Dybala. Uno a zero. Vittoria e sorpasso per la Juve. Gode solo Allegri. Perché a differenza di Mihajlovic ha portato a casa l’intero bottino, l’unica cosa che contava veramente stasera, d’altronde bastava guardare la classifica. Gli esteti del calcio però avranno storto il naso, perché il bel gioco non si è visto. Tanta approssimazione e sbadigli, fino alla sassata di sinistro di Dybala (settimo sigillo stagionale, il sesto in campionato) nella ripresa che ha cambiato l’inerzia di una partita troppo brutta per essere vera. Sia la Juve che il Milan non sono riusciti a costruire una trama con un senso. Le occasioni sono state frutto di giocate estemporanee dei singoli. Lento il ritmo in un ambiente surreale, poco «caldo».

Sembrava di stare a teatro. Allegri alla fine aveva optato per il 4-3-1-2 con Hernanes trequartista. Fuori Cuadrado e Morata. Mihajlovic aveva presentato un 4-3-3 difesa e contropiede con Bacca là davanti. Prima dell’intervallo si è fatto male Evra, poi Allegri ha lasciato negli spogliatoi Hernanes, lento ed impacciato. Dentro Bonucci e passaggio al 3-5-2. Donnarumma ha tenuto in piedi il Milan, ma si è arreso a Dybala. Mihajlovic ha provato a dare la scossa: fuori Kucka, dentro Luiz Adriano. I bianconeri si sono abbassati troppo. Il bunker però ha retto. Buffon ha sporcato i guantoni solo sul tiro di Cerci in zona Cesarini. Uno a zero e tre punti pensatissimi. Terza vittoria consecutiva in campionato. La Juve è tornata? Il tempo sarà galantuomo.

Sul fronte dell’ordine pubblico fortunatamente è filato tutto liscio. Tanto rumore per nulla. Fortunatamente, appunto. Applausi scroscianti e prolungati da parte di tutto lo stadio quando è stata intonata la Marsigliese. Torino ha risposto e gestito bene la visita del presidente del consiglio Matteo Renzi, la seconda data del tour di Madonna, il Torino Film Festival e appunto la supersfida dello Stadium. I cancelli sono stati aperti alle ore 18, quarantacinque minuti prima rispetto al copione. Il flusso delle persone è stato un po’ rallentato, ma regolare. Tutti erano ai loro posti. Impianto esaurito. Lunghe code all’ingresso. Accuratissimi i controlli ai cancelli con metal detector e attrezzature elettroniche. Non è stato risparmiato nessuno come è giusto che sia. Dovrebbe essere sempre così. Schierati artificieri e unità cinofile. La fase di prefiltraggio è stata meticolosa. Il contenuto di ogni borsa è stato esaminato. Non sono state segnalate criticità. Imponente il dispiegamento delle forze dell’ordine in divisa e in borghese. «Gli attentati hanno rasserenato un po’ gli animi» ha commentato un poliziotto. Scorrevole anche il traffico. Sembrava una partita come le altre a livello ambientale, a tratti pure surreale il «clima».

All’esterno dello Stadium è stato un po’ «frizzante» il corteo dei Drughi, una frangia del tifo organizzato bianconero, che ha intonato un coro, già comparso sui muri di alcune città italiane: «Isis, con le mani quando volete». Fortunatamente è stata una serata di sport.

LA CRONACA


FORMAZIONI UFFICIALI

Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra; Sturaro, Marchisio, Pogba; Hernanes; Dybala, Mandzukic. All.: Allegri


Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Kucka, Montolivo, Bonaventura; Cerci, Bacca, Niang. All.: Mihajlovic