Lazio, è il momento delle seconde linee

Foto Rosi
di Emiliano Bernardini
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Martedì 3 Gennaio 2017, 11:08
ROMA Perfetti sconosciuti o quasi. Si allenano a Formello, ma poi la domenica in campo non li si vede praticamente mai. Eccoli gli oggetti misteriosi del mercato biancoceleste: Filip Djordjevic, Luis Alberto, Ricardo Kishna e Moris Leitner. Basti pensare che nessuno dei quattro, in queste prime 17 partite di campionato, ha mai giocato per tutti e novanta i minuti. Spezzoni di gara più che altro. L'attaccante serbo è quello che si è visto di più: 10 presenze per un totale di 237 minuti. Nessun gol e niente assist. Il centrocampista spagnolo, arrivato in estate come colpo last minute, è uno dei tanti misteri che si nascondono nelle pieghe delle trattative intavolate da Lotito che lo ha acquistato in prestito con diritto di riscatto fissato a 5,5 milioni di euro (2 di bonus già pagati).
DAMMI SOLO UN MINUTO
Preso come ipotetico sostituito di Antonio Candreva, ma nei fatti l'ex Liverpool finora ha solo scaldato la panchina: appena due presenze per un totale di 27 minuti giocati, nei quali non ha fatto vedere praticamente nulla del suo repertorio. Lo stesso Inzaghi è rimasto colpito in negativo, si aspettava molto di più. Dalle parti di Formello in molti lo hanno ribattezzato simpaticamente Lupo Alberto. Non si è ambientato in Italia e lo ha ammesso candidamente tempo fa: «Sinceramente non sapevo nulla fino all'ultimo giorno, non ho pensato seriamente alla cosa. Poi ho scelto di venire alla Lazio per evitare di rimanere un anno disoccupato'. Quello che sto vivendo non è quello che mi aspettavo. La dinamica di gioco è differente, non sono abituato. Adesso vedremo cosa succederà». Già, perché l'ipotesi più probabile appare quella di un suo ritorno in patria. Discorso un po' diverso quello di Ricardo Kishna. L'olandese, complici le assenze e il mercato ancora da finire, si era ritrovato titolare alla prima contro l'Atalanta. Più di un'ora giocata a buoni livelli, tanto da convincere Inzaghi a schierarlo ancora contro il Chievo. L'esterno però ha finito per fare una figuraccia insieme a tutta la squadra. Da lì in poi ha collezionato solo panchine. Quattro presenze e 146 minuti totali giocati. Il vero problema di Ricardo sono le ginocchia fragili, per usare un eufemismo. Dulcis in fundo, si fa per dire, è il turno di Moritz Leitner. Rinominato er bresaola per via di quell'episodio raccontato in estate. Il momento di maggiore popolarità per il 24enne tedesco, che in un lampo è sparito dai radar dei tifosi. Qualcuno fa anche fatica a riconoscerlo. Presenze totali 2, minuti giocati 13. Cinque contro l'Udinese e otto contro il Cagliari. Contentini più che sostituzioni.
TEMPO DI CAMBIAMENTI
La musica ora però, per qualcuno, potrebbe cambiare. Gennaio è il mese del mercato e di qualche saldo, per questo bisogna mettere la mercanzia in vetrina per poterla vendere. Già è difficile avere estimatori così, figuriamoci se il minutaggio non dovesse aumentare. Ecco che allora la sfida contro il Crotone capita proprio a fagiolo. Nessuna rivoluzione in nome del mercato, ma qualche piccolo cambiamento. Le assenze di Keita, Lulic e Felipe Anderson potrebbero spingere Inzaghi a cambiare modulo. Possibile 4-3-1-2 con Djordjevic (ieri aveva la febbre e non si è allenato) al fianco di Immobile e Luis Alberto trequartista, suo ruolo naturale. Possibile chance anche per Kishna, magari a gara in corso. Più difficile vedere Leitner. Questi ultimi due non hanno offerte al momento. Djordjevic, invece, è ricercato dal Lione e dal Genoa, mentre Luis Alberto potrebbe tornare a casa, al Deportivo la Coruna.