​Lazio, Cataldi: «Se siamo uniti, possiamo andare lontano. Sono mancati i gol finora»

Lazio, Cataldi: «Se siamo uniti, possiamo andare lontano. Sono mancati i gol finora»
di Valerio Cassetta
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Mercoledì 28 Settembre 2016, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 19:16

Con Biglia fuori per almeno 2 mesi, la regia della Lazio sarà affidata a Danilo Cataldi. Il centrocampista biancoceleste con mister Inzaghi, per ora, ha collezionato 4 presenze,1 gol e sabato sera nella trasferta di Udine sarà titolare. Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, il numero 5 ha fatto il punto sul momento che sta vivendo la squadra.

Gioco. Contento per il successo contro l’Empoli, Cataldi si è soffermato sul gioco espresso: «La doppia seduta di oggi ci serve per limare i dettagli a livello tattico, fisico e di gioco. Stiamo cercando altre soluzioni. Contro l’Empoli abbiamo ottenuto i tre punti, ma sotto il profilo del gioco abbiamo fatto poco. Ci sono ancora dei difetti, non siamo accora al top fisicamente. Siamo solo alla sesta giornata. Quasi tutte le squadra sono un po’ così. Anche la Juventus a Palermo. Però non è un alibi. Con il Pescara, Juventus e Milan nel primo tempo abbiamo fatto bene. Con l’Empoli nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo, lasciando a loro gestione della partita. Abbiamo visto qualche video. Ad Udine dovremo interpretare gara in maniera diversa».

Sorpresa. Nella giornata di ieri, Danilo ha fatto visita a Chiara Insidioso, ragazza ridotta in stato vegetativo dall’ex fidanzato nel febbraio 2014. L’emozione è stata tanta: «E’ stata una giornata bella. Sono andato a trovare una ragazza di cui conosciamo purtroppo la storia. E’ stato bello ma allo stesso tempo toccante e difficile. Contento che le abbia fatto piacere. Spero possa migliorare. Lei e il papà Maurizio hanno tanta forza. Spero possa venire presto allo stadio a vederci».

Idea di gioco. Secondo Cataldi è importante l’assetto tattico, ma gli interpreti contano di più: «Si deve andare oltre il modulo. Conta chi scende in campo, quanto uno si sacrifica ed è pronto a correre per gli altri. Non è una questione di modulo. Si lavora di squadra, ma bisogna vedere la concentrazione del singolo e ciò che fa in campo. Se pensiamo tutti allo stesso modo, possiamo andare avanti. Senad Lulic e Marco Parolo hanno ragione. In partita dobbiamo almeno provare a mettere in atto quello che proviamo in allenamento. Studiamo determinati movimenti per far male all’avversario. Dobbiamo essere intelligenti in campo. L’impronta di gioco c’è e dobbiamo darla. Inzaghi non bada all’immagine. E’ molto diretto e, se sente una cosa, la dice e la fa. Con un pizzico di attenzione ora avremmo qualche punto in più».

Next match. Proiettato alla prossima trasferta contro l’Udinese, in programma sabato sera alla Dacia Arena, Cataldi ha ammesso: «Loro difendono bene. Hanno un grande potenziale offensivo e ci daranno fastidio. Andremo lì per imporre il nostro gioco. Dovremo avere fame di gol, questo ci è mancato un pochino». 

Vice-Biglia. Con l’infortunio di Biglia, Inzaghi gli affiderà il centrocampo. Il numero 5 della Lazio, però ha precisato: «Avere un sostituto di Biglia non vuol dire giocare come lui. E’ un giocatore difficile da sostituire nell’intero panorama calcistico. Cerco di fare del mio meglio per me per la squadra. E’ un ruolo particolare, per migliorare serve tempo. Lucas vale tanto ed è importante. Rispetto allo scorso anno mi sento più maturo. Più si cresce, più si riescono a gestire determinate situazioni. Si cresce anche nelle difficoltà. Con l’assenza di Biglia, il mister mi ha incaricato di battere i corner. Adesso vediamo se capita di calciare anche qualche punizione dal limite».

Spogliatoio. Piccolo grande leade, Cataldi è pronto a caricarsi la squadra sulle spalle: «Sono umile e rispetto tutti al di là dell’età. L’anno scorso c’erano forti personalità che però non la imponevano nel modo brusco. Il leader lo riconosci quando trasporta agli altri. In parte mi sento trascinatore, ma venendo dal settore giovanile sono visto come un bambino. Mi vedono come un ragazzino, ma in realtà non lo sono. Al di là di tutto, tutti devono fare qualcosa». Poi su Immobile ha aggiunto: «E’ un uomo spogliatoio. Ho conosciuto Ciro durante lo stage in Nazionale, ci tiene molto alla squadra e si sacrifica. Tira la carretta. Sono sorpreso, non me l’aspettavo».

Campionato. Chiamato a dare un parere sulla Serie A in generale, il centrocampista ha dichiarato: «Juve e Napoli sono le più attrezzate. I partenopei hanno guadagnato in termini di squadra anche se ha perso Higuain. Oltre a loro, non vedo una terza o una quarta sicura. Poi ce la giocheremo».

Differenze e obiettivi. Rispetto allo scorso anno, sembra esserci più armonia in casa Lazio. Secondo Cataldi qualcosa è cambiato: «Quando abbiamo iniziato l’anno, abbiamo fatto tesoro di quello che è stato la passata stagione. I dettagli fanno la differenza sia in negativo che in positivo. Nessuno vuole fare un altro campionato anonimo. Questa squadra può fare molto bene. Ci sono le qualità per fare bella stagione. Sicuramente dobbiamo cambiare qualcosina. Voltiamo pagina su alcune situazioni che ci sono. Se andiamo tutti nella stessa direzione, possiamo andare lontano.

Nazionale e sogni.

Infine, il mediano dell’Italia Under 21 ha svelato un sogno: «Mi piacerebbe giocare una partita di Champions League ad Anfield Road, magari un Liverpool-Lazio». Sulla Nazionale, poi, ha detto: «Ho incontro il c.t. Ventura prima delle prime convocazioni. Ci ha fato capire la sua idea di gioco. Alla Nazionale maggiore ci penso, ma prima c’è la Lazio che è la mia nazionale. Voglio portare la Lazio dove merita!».

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