Lazio all'olandese con de Vrij goleador:
a segno in Oranje, ora Pioli copia Hiddink

Lazio all'olandese con de Vrij goleador: a segno in Oranje, ora Pioli copia Hiddink
di Alberto Abbate
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Giovedì 2 Aprile 2015, 05:58 - Ultimo aggiornamento: 15:07
Una furia Oranje. Sale in cielo e si scaraventa sulla Spagna: «Un bel gol all'angolino - bisbiglia de Vrij – ed è il secondo contro la Nazionale iberica. Sarà una coincidenza, ma magari giocassi sempre contro di loro». Già, perché Stefan non riesce invece a sbloccarsi in Serie A. Martedì sera ha fatto di nuovo male alla Spagna, come all'ultimo mondiale. Lui, il miglior difensore in Brasile, ha tirato un'altra capocciata e impresso la sua firma nell'amichevole vinta 3 a 1: «La palla è arrivata esattamente dove stavo, dovevo solo spingerla dentro». Ecco un piccolo appunto per Pioli, Candreva e Felipe Anderson. Provate nuovi schemi in allenamento, mancano solo i gol dei difensori a questa Lazio, l'unica in Serie A a non aver ancora mai segnato con la retroguardia. Mettete il pallone sulla testa di de Vrij, vi solleverà il mondo e pure la panchina di Zeman. Altro che gigante buono, Stefan sa essere spietato sotto porta: «E' il nuovo Stam», giurano in patria. «Io sono io», ribadisce questo tulipano. Sempre più maturo in primavera: «Ha la solidità di un vecchio capitano», assicura Hiddink. D'altronde de Vrij rimane anche il più giovane leader della storia del Feyenoord: «Quando è uscito Sneijder, la fascia doveva andare a Blind – conclude il ct - ma avevo deciso di sostituire anche lui. Ecco perché ho scelto subito Stefan». I gradi erano già lì, tatuati sulla pelle.



IMPORTANZA

E' rientrato ieri a Roma, de Vrij. E' rimasto in palestra insieme a Felipe Anderson. Tornati alla base tutti i nazionali, oggi è atteso solo Biglia per far partire le prove. Non c'è tempo da perdere, ormai mancano appena due giorni alla sfida di Cagliari. Pioli però riproverà gli schemi sui calci d'angolo, vuole sfruttare questa vena realizzativa dei suoi difensori. de Vrij è fermo al solo centro col Bassano, può essere ancora più decisivo. Mica facile: con Stefan in campo (25 presenze, appena una in meno del recordman Parolo) 2.08 punti a partita. Toglietelo dall'undici e la media totale biancoceleste scende a 1,85. Col Verona, 12 disimpegni su 12 riusciti, l'olandese è persino un regista arretrato. E' soprattutto merito suo se la Lazio ha subito un solo gol nelle ultime sei giornate. E nessuno ha fatto meglio in Europa.



RIVOLUZIONE

Resta sempre alto, de Vrij, è l'emblema della rivoluzione olandese a Formello. C'è lo zampino di Joop Lensen, colui che un giorno guiderà l'Academy, ma che ha intanto trascinato a Roma Stefan, Hoedt («Un potenziale fenomeno della difesa») e lo stesso Braafheid. A proposito: martedì Edson s'era fermato per un piccolo problema all'adduttore, ieri già scorazzava felice coi compagni. Una buona notizia, anche alla luce di un'intera difesa diffidata. Braafheid vuol tornare titolare e conquistarsi il rinnovo: in realtà, c'è già l'opzione sino al 2016, manca l'adeguamento degli attuali 500mila euro. Basterà un'altra sgommata.