Semafori verdi, domenica può partire doppiaggio. Cinquantacinque lunghezze in classifica, con un punto (ma ne serviranno tre) con l'Empoli, Pioli avrà raggiunto il risultato finale (56) dell'ultima stagione biancoceleste, targata Petkovic-Reja, con ben 8 giornate d'anticipo. Incredibile.
E teoricamente ci sarebbero addirittura 27 punti a disposizione per raggiungere questa benedetta Champions. Che manca proprio da quando Delio Rossi centrò otto vittorie consecutive. Col settebello fra le mani, questa squadra può centrare anche il cappotto. D'altronde questa è la Lazio dei record, persino personali. Cinque giocatori sopra i 7 gol, nessuno così in Europa. E non solo Mauri ha già sorpassato il suo bottino di reti in carriera (7 a Modena), anche altri due biancocelesti si sono superati. Sabato l'ottava rete stagionale per Parolo: eguagliato il suo score dello scorso anno – il migliore – con il Parma. Col Cagliari, nonostante un errore dal dischetto, anche Biglia ha raggiunto il suo record: quattro centri come nel 2012/13 con l'Anderlecht.
LA CARICA
Cinquantaquattro centri in 29 giornate: 11 reti in più dello scudetto del 1973/74, quattro in più dello squadrone di Eriksson nel 1999/2000. Il motivo? La Lazio ha tirato addirittura più del Barcellona (204 volte contro 202) in questo 2015. Ci sarebbe davvero da sognare, se la Juventus non si fosse cucita al petto il tricolore a inizio stagione. Merito anche di una difesa di ferro: 2 soli gol incassati nelle ultime 7 giornate. Peccato che domenica Pioli dovrà ridisegnarla – causa squalifiche - con l'inserimento di Cavanda per Basta e uno fra Cana e Ciani per Mauricio. Dopo la Coppa Italia, tornerà fra i pali Marchetti: “Ma come si fa a non essere carichi con dei tifosi così?", cinguettava ieri su Twitter. Domenica saranno quasi 50mila sugli spalti, raggiunta quota 40mila a quattro giorni dal match. Già da oggi preparato a Formello: la squadra è rientrata ieri notte. Stamattina testa al campionato.
