Lupa, niente accordo per la cessione.
I giocatori: «Ci sentiamo presi in giro»

Lupa, niente accordo per la cessione. I giocatori: «Ci sentiamo presi in giro»
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Sabato 16 Giugno 2018, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 18:05
Lupa Roma situazione sempre più ingarbugliata e il futuro del club è sempre piu’ a rischio. L'amministratore unico Rosa Scavo attraverso il proprio legale Clemente Severati, ha infatti comunicato al collega Massimo Guerrini, che rappresenta il socio Pietro Rosato, che «l'offerta presentata per rilevare la società non è stata ritenuta congrua».  
Si spegne, dunque, quello spiraglio di luce che sembrava aprirsi sulla crisi della Lupa. «Siamo dispiaciuti per l'esito della vicenda e per i giocatori. Per il resto non so che dire: da parte nostra c'è stata tutta la volonta di trovare una soluzione. Lunedi faremo il punto». aggiunge l’avvocato Guerrini. Parole che alimentano la preoccupazione dei calciatori della Lupa, e che in un comunicato esprimono tutto il loro rammarico, chiedendo il rispetto degli accordi presi nel corso della passata stagione e ripercorrendo le tappe della vicenda, che li ha visti prima trovareaccordi con Pietro Rosato, che a dicembre ha passato la mano direttamente a David Di Michele.

«A dicembre - si legge nel comunicato - in pieno mercato invernale, ci sono stati dei cambiamenti all’interno della società con divergenze societarie che hanno portato alla rottura completa tra le parti Con l’allontanamento, tra gli altri, oltre che dello stesso Rosato anche del tecnico Sgarra. Dissidi interni che, in un momento positivo per la squadra , hanno chiaramente destabilizzato lo spogliatoio e portato alcuni ragazzi a decidere di andarsene dall’oggi al domani. A questo punto David Di Michele è intervenuto in maniera decisa rassicurando ogni singolo calciatore su gli accordi presi in precedenza ed in alcuni casi stipulandone di nuovi».

«Durante questo “nuovo“ corso societario, la squadra ha continuato a comportarsi in modo esemplare sotto tutti i fronti, raggiungendo l’obiettivo prefissato a inizio anno con largo anticipo (nonostante la giovanissima età media) ovvero la salvezza. Durante la seconda parte della stagione il signor David Di Michele è più volte intervenuto durante allenamenti e partite, sia in modo positivo (facendoci complimenti e rincuorandoci) sia in modo negativo (minacciandoci di bloccare i rimborsi dopo 3 sconfitte di fila o mettendo giocatori fuori rosa). Ma la cosa che a noi ragazzi ha dato più fastidio di tutte è che sin dall’inizio ci è stato detto più volte Del signor Di Michele che dovevamo stare tranquilli e sereni perché non avremmo mai perso un centesimo. Fino all’ultimo giorno. Anche dopo la trasferta di Rieti, ultima giornata di campionato. Al ritorno con il abbiamo chiesto delucidazioni, per quanto riguardava i rimborsi ancora da percepire e il presidente, con la massima tranquillità, ci ha ribadito per l’ennesima volta la sua disponibilità e il suo impegno a saldare tutti  nel minor tempo possibile.
Noi ci siamo fidati ancora delle sue parole rassicuranti, ma dopo alcuni giorni dall’ultima riunione tenutasi nel post Rieti, David Di Michele si rimangiava improvvisamente tutte le belle parole dette e le promesse fatte, dicendoci che dovevamo andare dal signor Pietro Rosato in quanto socio al 50% della Lupa, nonostante fosse uscito dalla società a dicembre. Ad oggi noi giocatori ci sentiamo presi in giro come calciatori, ma sopratutto come uomini . Ci sentiamo come l’ultima ruota del carro. Ci sentiamo come pupazzi. All’interno della nostra squadra abbiamo ragazzi con famiglia e figli, abbiamo ragazzi con la loro indipendenza economica, ragazzi che si trovano in difficoltà quotidianamente per queste mancate promesse. Con questa lettera vogliamo richiamare l’attenzione generale affinché si faccia luce su questa vicenda e nella speranza che “qualcuno“ possa riappacificare la sua coscienza. Ci auguriamo inoltre che si risolvano i problemi societari e che i nostri sacrifici e il nostro lavoro ripagato come giusto che sia.
La Squadra
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