Milan, Cutrone: «Un sogno». Gattuso: «Spesso c'è mancato il veleno, ma può essere la gara della svolta»

Milan, Cutrone: «Un sogno». Gattuso: «Spesso c'è mancato il veleno, ma può essere la gara della svolta»
di Salvatore Riggio
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Giovedì 28 Dicembre 2017, 00:12 - Ultimo aggiornamento: 09:55

Sono due gli eroi di questo derby di Coppa Italia: Antonio Donnarumma e Cutrone. Entrambi cresciuti nel vivaio del Milan: il portiere, fratello maggiore del più famoso Gigio, è un classe 1990; il centravanti un classe 1998. Il primo è stato protagonista di una parata bellissima su Joao Mario; il secondo è l’autore del gol vittoria. Un sogno realizzato a sentire lui: «Ieri ero in Primavera e oggi posso esultare qui a San Siro giocando il derby di Milano. Non ci credo ancora». Il Milan ora può uscire fuori dalla crisi: «Questa vittoria ci voleva per il morale. Poi, in un derby: non si può descrivere come una partita normale. Adesso ce la godiamo e da domani pensiamo alla sfida contro la Fiorentina». E sul futuro: «Amo il Milan e voglio restare qui: sono entrato in campo con una voglia matta di segnare e vincere. A chi dedico il gol? Alla mia famiglia, come tutti quelli che ho fatto e che farò».
GRINTA
Felice anche Rino Gattuso: «Venivamo da un periodo negativo, per noi era una gara fondamentale.
Sapevo fin dal primo giorno a cosa andavo incontro accettando la panchina del Milan. Una grande società che ha vinto per tanti anni e che ha cambiato tanti giocatori. Stiamo facendo fatica, ma abbiamo senso di appartenenza e voglia, questo è quello che mi danno questi ragazzi. Io non ho peli sulla lingua, se devo massacrare qualcuno lo faccio. La squadra ha qualità, ma spesso è mancato il veleno. Se pensiamo che abbiamo risolto tutti con questa vittoria siamo degli ipocriti. È un successo che ci dà fiducia e ci fa lavorare con più tranquillità. Sono forse l’allenatore più scarso della serie A, ma anche quando gioco a calcetto voglio vincere, fa parte del mio carattere. Spero solo che questi ragazzi mi dimostrino quello che mi stanno dimostrando in settimana. Ce la giocheremo partita dopo partita».
Salvatore Riggio

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