Tripletta di Orsic, ex dello Spezia: la Dinamo Zagabria elimina il Tottenham di Mourinho ai supplementari

Tripletta di Orsic, ex dello Spezia: la Dinamo Zagabria elimina il Tottenham di Mourinho ai supplementari
di Vanni Zagnoli
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Giovedì 18 Marzo 2021, 21:50 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 00:30

Lo Slavia è al secondo quarto di finale in tre anni, nel 2019 uscì contro il Chelsea di Sarri, poi vincitore. Nei sedicesimi aveva eliminato il Leicester, contro pronostico, stavolta approfitta della doppia inferiorità numerica dei Rangers. Facili le qualificazioni per Ajax e Villarreal. Ai quarti anche due squadre inglesi (Arsenal e Manchester United), due spagnole, la Roma per l’Italia, una formazione ceca, una olandese e una croata. La terza inglese, il Tottenham, esce ai tempi supplementari, sul campo della Dinamo Zagabria: Mourinho si era aggiudicato l’Europa league con il Manchester United, nel 2017, insegue il suo primo trofeo con gli Spurs, che sembravano tranquillo. Il 2-0 d’andata, invece, è bastato al Granada, in Norvegia, con il Molde.

Dinamo Zagabria-Tottenham 3-0 dts (0-2) Gli Hotspurs non sembrano avere difficoltà a difendere il doppio vantaggio, con le occasioni per Lamela e per Kane. Possesso palla inglese, i croati sono di livello inferiore, peraltro Majer sfiora il palo, alla mezzora. Petkovic calcia fuori, nel secondo tempo. Al 17’ il lampo che non ti aspetti, da sinistra, di Orsic, destro a rientrare alla Del Piero, all’incrocio. Il pareggio sui 180’ arriva a 8 dalla fine, Ademi apre a destra, Atiemwen crossa e Orsic fa doppietta: è del ’92, ha giocato anche nello Spezia, in serie B. Nel finale cross di Bale, Kane colpisce di testa in area piccola, Livakovic si oppone. Ai supplementari il Tottenham sparisce, a parte un tiro di Bale largo, all’inizio del secondo ancora Orsic vola e infila da fuori. A 5’ dal termine Bale esalta Livakovic, che si ripete su Kane, incapace di angolare abbastanza. Mou si lamenta con l’arbitro Massa per avere concesso appena 2’ e mezzo di recupero.

Arsenal-Olympiakos 0-1 (andata 3-1) Il risultato del Pireo rende la partita impossibile per gli ellenici, è comunque aperta, con una conclusione in porta per parte, nel primo tempo. L’unica parata di Leno è su El Arabi, a rimediare all’errore difensivo sul rinvio di Sa. Nel secondo tempo M’Vila avvicina il bersaglio per l’Olympiakos. Segna il marocchino El Arabi, doppio passo e deviazione con la schiena di Luiz. Un anno fa l’Arsenal si fece rimontare in casa, dopo avere vinto in Grecia per 1-2, salvo essere eliminato al 120’, stavolta avrebbe bisogno dello 0-3, lo 0-2 non basterebbe e anche per questo i gunners resistono. Pepè, anzi, calcia forte sull’altro fronte, il compagno Smith Rowe è sulla traiettoria e la devia sul fondo. Odegaard era andato a segno all’andata, per la prima volta volta nell’Arsenal, stavolta calcia alto, da subentrato: venne acquistato dal Real Madrid a 15 anni, da allora si è un po’ perso. Aubameyang sbaglia in contropiede, in genere è specialista dell’uno contro uno, non è al meglio.

A 7’ dalla fine Ba viene ammonito, getta via il pallone e scatta anche il secondo giallo, l’Olympiakos termina in 10. Sempre Aubameyang si coordina e impegna a fondo Josè Sa.  Può rilassarsi Arteta, l’ex vice di Guardiola, arriva ai quarti a soli 38 anni, è sicuramente il più giovane allenatore rimasto in corsa in Europa.

Molde-Granada 2-1 (0-2) A Budapest, fine della favola dei norvegesi, non valevano anche soltanto i supplementari. L’ex squadra della famiglia Pozzo crea discrete soluzioni, si complica la vita con le proprie mani su un cross normale di Andersen crossa, Vallejo fa autogol al 29’. Rui Silva evita il raddoppio su conclusione ravvicinata, Kenedy è pericoloso per gli spagnoli, che nel primo tempo hanno creato altre 3 occasioni. Nella ripresa entra Roberto Soldado e come spesso gli è accaduto quest’anno è decisivo, al 27’ gira di testa un cross sul primo palo, dopo la palla recuperata da Vallejo. Alla fine rigore per il Molde, atterrato Knudtzon, trasforma Hestad.

Rangers Glasgow-Slavia Praga 0-2  (1-1) Fuochi d’artificio al fischio d’inizio, con i festeggiamenti all’esterno dello stadio per il 55° scudetto degli scozzesi, il primo dalla ripartenza dalla quarta serie, datata 2012. Al 14’ segna Olayinka per i cechi, di testa, su cross dalla sinistra di Boril, sul primo palo. Balogun rischia il rigore su Sima prima dell’intervallo. Roofe entra con la gamba alta, con i tacchetti sul viso del portiere Kolar, uscito in barella sanguinante, resterà a bordo campo incerottato, a seguire il finale: entra Hole e i Rangers restano in 10. Al 27’ la seconda ammonizione per Balogun, la squadra di casa dunque finisce in 9 e subisce il raddoppio di Stanciu su punizione: era andato a bersaglio anche in Rep. Ceca.

Young Boys-Ajax 0-2 (0-3) Gli svizzeri si accingono a confermarsi campioni, nel proprio campionato, hanno 17 punti sul Servette, dominano però gli olandesi. A Berna creano tre occasioni in sequenza, partendo dal tiro da fuori di Blind, segna David Neres, al 2° gol in Europa league. Camara tocca con il braccio dopo la deviazione del portiere, è rigore per gli olandesi, realizza Tadic, al 4’ st. Segna poi lo Young Boys, autogol di Alvarez, annullato per il fuorigioco di Nsame su cross di Sierro. Lo 0-5 complessivo sintetizza la differenza di potenziale fra le due squadre, sino al turno precedente era piaciuto.

Villarreal-Dynamo Kiev 2-0 (2-0) Al 13’ passa la squadra di Unai Emery, primatista di panchine in Europa league (88) e vincitore del trofeo per tre volte con il Siviglia. Realizza di testa Gerard Moreno su cross da destra di Chukwueze. Raddoppia sempre l’attaccante spagnolo, servito da Parejo, al 36’, su palla persa dalla formazione di Mircea Lucescu. Che teoricamente non era così inferiore. Il tecnico romeno era tornato in panchina in questa stagione, dopo 3 stagioni, a fine luglio compirà 76 anni, è già da record.
 

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