Palermo-Lazio, Pioli cambia ancora
Keita e Djordjevic per ritrovare il gol

Palermo-Lazio, Pioli cambia ancora Keita e Djordjevic per ritrovare il gol
di Daniele Magliocchetti
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Domenica 28 Settembre 2014, 06:07 - Ultimo aggiornamento: 11:22
Ritmo, velocit e aggressivit. questa, solo questa, la ricetta per ripartire di slancio. Tornano Keita e Djordjevic in attacco, Basta e de Vrij in difesa. Pioli respira, ricambia di nuovo la Lazio e si affida ai suoi uomini migliori. Nonostante la falsa partenza e il momento difficile, il tecnico non lascia la strada intrapresa ad inizio stagione. Si va avanti con il 4-3-3 anche a Palermo. In questi due ultimi giorni, l'allenatore ha parlato molto con la squadra, in campo ma pure dentro lo spogliatoio, anche in modo piuttosto duro, analizzando la situazione soprattutto dal punto di vista tattico e mentale, chiedendo a tutti di buttare il cuore oltre l'ostacolo. Un altro stop sarebbe pericoloso, non certo per il futuro del tecnico, ma perché rischierebbe d'indebolire Pioli e le sue idee all'interno della squadra. In questo momento tutti lo seguono ciecamente, ma nel calcio, si sa, ci vuole poco per cambiare idea e prospettive.



IL TALENTO IN SELLA

Per riprendere il cammino, riassestare la Lazio e darle un po' di velocità e imprevedibilità, il tecnico ha richiamato vicino a sé Keita Balde Diao. Sarà il gioiellino spagnolo la grande novità di domani sera al Barbera. Il suo avvio di stagione, coppa Italia esclusa, non è stato dei più brillanti, tanto che dopo le prime due partite, Pioli l'ha messo in panchina per fare spazio a Felipe Anderson. Contro l'Udinese, però, al ragazzino, furente per le due panchine consecutive, sono bastati appena venti minuti per riprendersi il posto e la Lazio. Rinunciare in un solo colpo a lui, Biglia e Lulic è stato davvero troppo, anche perché senza la squadra non solo è più lenta e prevedibile, ma anche senza idee, soprattutto lì davanti. Keita è prezioso per le sue accelerazioni, ma anche per i suoi dribbling e guizzi. Negli ultimi quindici metri il talento biancoceleste sa essere devastante e per gli inserimenti di Djordjevic, Candreva, Parolo e Lulic, è un giocatore fondamentale. Nelle ultime ventiquattrore, Pioli ha lavorato molto su questa aspetto, dando di nuovo così grande responsabilità alla giovane stellina.



CORSA A DUE

Scelta la strategia, sciolte le riserve in attacco e considerato il ritorno in difesa di Basta e de Vrij, l'unico vero grande dubbio del tecnico laziale è chi scegliere come regista. Colui che non solo dovrà far girare, ma sincronizzare i movimenti e soprattutto darle velocità. Contro l'Udinese l'allenatore si era aggrappato a Ledesma e Onazi, cercando più che altro di creare uno schermo per il tandem Novaretti-Cana, ma l'effetto è stato devastante, con una Lazio troppo lenta e prevedibile. Uno tra il nigeriano e l'italo-argentino resterà fuori e al momento il primo appare in leggero vantaggio. Onazi non ha le geometrie di Ledesma, questo è assodato, ma rispetto al compagno è più veloce e meno riflessivo in fase d'impostazione. Entrambi giovedì sera hanno offerto una prestazione al di sotto delle attese e se fosse stato disponibile Cataldi, di dubbi su chi fosse stato il vice-Biglia ce n'erano pochi, ma l'ex Crotone non è ancora al meglio della condizione fisica, quindi non può essere a disposizione. Tra oggi e domani Pioli deciderà. Il tecnico è incerto se rischiare affidarsi al nigeriano, più mediano che regista, oppure affidarsi all'esperienza e alla voglia di riscatto di Ledesma. Anche da queste piccole scelte parte il rilancio della Lazio.