replicare ai successi conquistati dalla Juventus e dalla Roma, e a
ristabilire così i margini in classifica. Per dar ossigeno al fuoco
della speranza, alla squadra di Maurizio Sarri è bastato conquistare la
vittoria questa sera sul campo del Palermo (0-1). In particolare la
sfida l'ha decisa il capocannoniere Higuain, freddo nel superare il
portiere Sorrentino direttamente su calcio di rigore.
A stringere, quindi, il risultato ha rispecchiato nel complesso
l'andare della partita. Perché il Napoli l’ha controllata durante la
finestra iniziale e poi l'ha inevitabilmente «condivisa» con il nuovo
Palermo di Walter Novellino. È vero che al triplice fischio i rosanero
hanno raccolto la quarta sconfitta in cinque partite: ma, se non altro,
stasera hanno saputo allestire qualche trama degna del nome.
Del Napoli, comunque, ha impressionato poco. Ecco, a rifletterci, al
Barbera ha suscitato la sensazione di essersi affidato più all’estro
degli attaccanti che non alla consueta coralità della manovra. Poca
fantasia, forse; scarsa voglia di affondare il colpo, spesso. Così la
squadra ha declinato alla perfezione una partitura: eppure, in fondo, è
sembrata soprattutto un’esecuzione fredda.
Quanto ai protagonisti, è piaciuto Insigne. Viceversa Callejon per una
volta si è smarrito lungo viottoli laterali, e Sarri lo ha esentato dopo
un’ora. Sul versante opposto, il Palermo si è difeso con ordine cercando
di calare la carta della semplicità. In avanti, infine, una volta uscito
Gilardino, la coppia formata da Quaison e da Vazquez ha dettato i tempi
e ha chiamato Reina alla parata in più di un’occasione. I prossimi
impegni diranno e delineeranno il futuro.
LEGGI LA CRONACA
© RIPRODUZIONE RISERVATA