Perotti, un esordio con lode: tanta qualità al servizio della squadra

Perotti, un esordio con lode: tanta qualità al servizio della squadra
di Alessandro Angeloni
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Martedì 2 Febbraio 2016, 23:13 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 14:26
La presenza in campo di Diego Perotti dal primo minuto fa capire che Luciano Spalletti, delle gerarchie, se ne frega. Manca il centravanti, Edin Dzeko, ma c'è Sadiq, in teoria c'è pure Francesco Totti, che non è al top. Gioca Sadiq e poi lascerà il posto al capitano? No, gioca Perotti, anche se non da centravanti classico e nemmeno da finto centravanti. Gioca Perotti e fa il trequartista, con licenza di andare a prendersi la posizione che meglio crede, a sinistra, a destra, anche in mezzo. Diego è appena arrivato, con un solo allenamento con la sua nuova squadra, senza ancora una casa e senza ricordare a memoria nemmeno i nomi dei suoi nuovi compagni. Eppure gioca lui, perché Spalletti vuole dare un segnale a tutti, che stavolta si è ricominciato da capo veramente. Chi non è contento, chi crede di non meritare la panchina, non metta il broncio: così è se vi pare e se non vi pare, pazienza. Perotti interpreta con personalità l'impegno e ripaga la fiducia del mister (così dicono sempre i calciatori, no?). Prestazione silente, senza giochi di prestigio, quella dell'argentino. Il pallone tra i suoi piedi è sempre pulito, se non trova spazio, torna indietro e serve il compagno. Poche giocate strappa applausi, nessun colpo per conquistare i tifosi. Prestazione pulita e di sostanza, con la qualità ovvia per uno come lui che tecnicamente non è proprio scarso, anzi. Lucio lo tiene in campo tutta la partita e dopo la smaltita del rigore sbagliato da Berardi, Perotti non fa il Salah: se l'egiziano qualche minuto prima aveva pensato bene di non servire Nainggolan o El Shaarawy meglio piazzati, fallendo così l'occasione del 2-0, Diego fa l'esatto contrario, manda in porta proprio il Faraone che giust'appunto arrivava a rimorchio. Due a zero e tutti a casa. Questo Perotti, che per tutto il mese di gennaio non si capiva se la Roma lo avrebbe preso o meno diventando il tormentone di mercato, è arrivato, ha giocato e ha messo il punto. Di ripartenza. 
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