Reja: a Totti 10 giornate di squalifica
Il giocatore si scusa: non volevo offendere

Totti a fine partita (foto Onorati-Ansa)
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Domenica 18 Aprile 2010, 21:30 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 23:18
ROMA (18 aprile) - un Edy Reja arrabbiatissimo quello del dopo derby. Parlando della rissa al termine della partita, provocato da un tentativo di sgambetto di Radu a Perrotta che correva verso la curva sud, Reja ha detto che «mi dispiace per quello che è successo alla fine, perché Totti è un giocatore importante e deve evitare certi gesti. Merita dieci giornate di squalifica».



Il riferimento è al gesto ripetuto dal capitano romanista, che lo aveva fatto anche dopo il derby d'andata (1-0 con rete di Cassetti): il capitano è corso verso i suoi tifosi facendo il gesto dei pollici all'ingiù, come a volersi augurare la caduta della Lazio in serie B. «Ditemi voi se fare quelle cose è da sportivo - dice ancora Reja - I miei giocatori hanno reagito, sbagliando, per quello e adesso pagheremo probabilmente con delle squalifiche. Mi auguro di no, ma qualcosa sul campo è successo».



Sulla stessa lunghezza d'onda Igli Tare, direttore sportivo della Lazio: «Un po' di nervosismo nel finale ci può stare, ma il gesto di Totti non merita di essere commentato e non merita rispetto. La Roma ha vinto la partita, ma serve più rispetto per tutti». Così Tare, ha commentato il parapiglia al termine del derby che ha visto coinvolti tra gli altri Radu, colpevole di aver scalciato Perrotta nel tentivo di atterrarlo, e poi Cassetti che ha tirato giù il difensore biancoceleste. «Il nervosismo nel finale ci può stare - ha aggiunto Tare - Anche questi episodi possono capitare. Quello che non può e non deve succedere è il gesto fatto da Totti».



Le scuse di Totti. «Chiedo scusa se qualcuno può essere stato toccato dal mio modo di gioire: mi sono lasciato travolgere dall'atmosfera caldissima del trionfo, non volevo comunque offendere nessuno». Così Francesco Totti dal suo sito, dopo le polemiche per il doppio pollice verso. «D'altra parte la stracittadina tra noi e la Lazio è anche questo e chi è di Roma lo sa bene», prosegue il capitano della Roma, parlando di «vittoria sofferta e bellissima». Totti racconta poi come ha preso il fatto che i laziali in settimana avevano usato la sua immagine del derby d'andata (quella volta fu un solo pollice verso contro la Lazio) per caricarsi. «Io per primo non me la sono presa quando a Formello qualcuno ha utilizzato la mia foto in modo pungente per caricare i nostri avversari. In passato tanti giocatori anche biancocelesti, sono stati protagonisti di sfottò sopra le righe e festeggiamenti decisamente appariscenti». Poi la chiusura. «La verità è che esultanze e sarcasmo bonario al termine della partita fanno parte del gioco e del clima vissuto dalla città intera per questa sfida sentitissima. Ora pensiamo alle prossime partite, la Coppa Italia e la Sampdoria, ci aspettano al varco. Ci faremo trovare pronti».



Era un gesto di risposta a Baronio. I pollici all'ingiù sono stati la risposta ad una frase dalla panchina di Roberto Baronio (capitano laziale all'andata) che avrebbe fatto a Totti lo stesso gesto subito dopo la fine del derby dicendogli anche «sei finito». Baronio, secondo l'entourage di Totti (e lo confermano testimoni a bordo a campo), avrebbe provocato la reazione del numero 10 romanista, che a quel punto si sarebbe rivolto alla tifoseria laziale, anche se il gesto lo ha fatto sotto la curva sud, per far godere ancora di più i romanisti. Fra Totti e Baronio c'erano state scintille anche alla fine del derby di andata, e successivamente anche in quell'occasione Totti aveva chiesto scusa a Baronio.



Grande delusione nello spogliatoio della Lazio con i giocatori, visibilmente nervosi ben oltre la fine della partita, che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. La tensione ha giocato un brutto scherzo a Lichtsteiner, che all'uscita degli spogliatoi si è reso protagonista di un battibecco che ha sfiorato la rissa con un inserviente della Roma.



Toni: chi ha sbagliato deve pagare. «Penso che la cosa più brutta sia stato il parapiglia finale, e noi giocatori siamo i primi a dover dare il buon esempio». Luca Toni parla così, a Sky, del finale di derby ad alta tensione, con i laziali che si scagliano contro Francesco Totti che ha mostrato il pollice verso riferendosi al rischio retrocessione per i biancocelesti. Del capitano dice: «Francesco è un tifoso, personalmente non ho visto il gesto, ero intento a festeggiare. Comunque ho visto tanti giocatori della Lazio correre contro di noi, e comunque ci sono le telecamere, chi ha sbagliato deve pagare. È un peccato perché è stato un derby corretto, io ho preso tante botte ma quando è finito io ho pensato solo a festeggiare». Un plauso anche a Julio Sergio che ha parato il rigore di Floccari, che avrebbe portato la Lazio sul 2-0. «A lui va grande merito, perchè se andavamo sul 2-0 si faceva dura per noi: e comunque io dormo con lui, mi aveva detto paro un rigore e poi vinciamo, e gli ho risposto sarebbe ora...».



Non è facile ricostruire quello che è accaduto a fine gara. Da alcune immagini si vede Radu che sgambetta Perrotta mentre sta correndo per festeggiare. Ne è nato un parapiglia in cui sono rimasti coinvolti giocatori e panchine.
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