Roma, Spalletti: «Ce la siamo presa comoda e non siamo stati cattivi. Adesso bisogna pedalare»

Roma, Spalletti: «Ce la siamo presa comoda e non siamo stati cattivi. Adesso bisogna pedalare»
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Giovedì 20 Ottobre 2016, 23:38
«Succede così, involontariamente ce la prendiamo un po’ comoda, facciamo un metro in meno e quando giochi contro squadre che non hanno nulla da perdere lo paghi» questo il commento di Spalletti a caldo dopo il pareggio subito in rimonta con l'Austria Vienna.

A che punto è la crescita del gruppo? Sente che il salto di qualità è prossimo?
Stasera non abbiamo fatto una brutta partita, l’abbiamo condotta bene, potevamo sfruttare qualche situazione di più. La partita l’abbiamo fatta, poi quando è tranquilla diventiamo un po’ faciloni e facciamo un metro di meno. Quella palla va accompagnata fino a che va fuori, invece ci fermiamo prima, non partiamo in tempo. E’ così, se ci piace così bisogna rizzarsi sui pedali e pedalare.

Aver vinto così nettamente col Napoli, magari la squadra non è matura ancora per gestire il livello di tensione?
Sì, può essere. Noi quando facciamo qualcosa di buono, subito prendiamo questa posizione comoda di essere un po’ faciloni. Pensiamo che la partita dopo è la conseguenza di quella precedente, senza impegnarsi a fondo come nel preparare la partita di prima perché era pericolosa sulla carta, perché accompagnata da discorsi di grande squadra che vai ad affrontare. Abbiamo retto bene fino al 3-1, non abbiamo sfruttato delle opportunità, non siamo stati cattivi perché il risultato sembrava acquisito. Stavolta ho fatto le sostituzioni giuste, do l’impressione di voler fare ancora la partita, alzo la squadra perché metto Dzeko per le palle inattive. Tornando indietro, se avessi potuto fare diversamente, avrei fatto la stessa cosa perché era quella giusta. Però abbiamo preso due gol in due minuti e ci siamo complicati la vita.

Il metro a cui ti riferisci è anche in avanti? L’Austria Vienna ha subito tanti gol, bisognava attaccare alti.
Lo abbiamo fatto secondo me, abbiamo pressato, anche se non sempre. A volte qualche metro te lo devi prendere, qualcuno non è al meglio della condizione. Si è visto, stiamo recuperando, abbiamo tanti infortunati. In casa contro un avversario così si può mantenere la pressione costante sui difensori per tutta la partita. Hanno giocato poco, hanno dato seguito ad alcun palloni, sono veloci lì davanti, l’azione la vogliono chiudere il prima possibile. Vanno forte, ma non l’avevamo subita molto. Poi abbiamo chiuso in ritardo a sinistra, la respinta è venuta nel mezzo, non c’era l’apporto del centrocampista. Nel terzo non siamo andati tutti insieme, uno basso e uno alto ed è rimasto questo corridoio e loro l’hanno sfruttato. Quella è la palla più pericolosa.
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