Roma, Spalletti: «Resto se ho la possibilità di competere per lo scudetto. Totti segua ciò che gli dice il cuore. Sabatini? Spero resti»

Luciano Spalletti (Foto Mancini)
di Redazione Sport
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Lunedì 29 Febbraio 2016, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 10:20

«Se resto qui a Roma l'anno prossimo, voglio avere la possibilità di competere per lo scudetto». Lo ha detto il tecnico della Roma Luciano Spalletti intervenuto al programma 'Radio anch'io lo sport', aggiungendo che «al secondo posto sono già arrivato diversi anni». Con la Roma «voglio essere dentro quel gruppo di squadre che hanno la possibilità di giocarsi lo scudetto. Poi magari non ci si riesce. Contro il filotto della Juve tipo quest'anno magari non puoi farci niente. Il Napoli ha fatto un campionato eccezionale. In quel caso csi accettano tutti i risultati, ma bisogna essere in quel gruppo e avere le qualità per lottare contro tutti».

«Non interferirò in alcun modo con la storia del campione Totti con la Roma, fra di noi c'è stato solo un malinteso che è dispiaciuto a tutti e due. Fra noi tutto è a posto». «Spero -ha detto Spalletti- che Francesco chieda quel che gli suggerisce il suo cuore, che spesso gli ha dato suggerimenti corretti per la sua storia di calciatore». Il tecnico ha aggiunto di non voler interferire, «ma se ci sarà un confronto io sarò al fianco di Francesco». Totti «è uno dei giocatori più importanti che ho a disposizione. Purtroppo nel fare questo lavoro ci sono momenti in cui fare scelte diverse. Io qui sono il tecnico della Roma e devo fare il mio lavoro, gestire nella maniera corretta e nel rispetto di tutti i giocatori. Lui è venuto fuori da un infortunio lungo che gli ha dato problemi. Ora è un periodo che si allena bene».

Sabatini e El Shaarawy: l'allenatore della Roma Luciano Spalletti si augura restino in giallorosso anche l'anno prossimo. Il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini «credo sia uno dei più bravi del nostro calcio. Spero che continui a fare il suo lavoro nella Roma» ha detto Spalletti, in risposta a una domanda. Quanto al faraone, approdato in giallorosso con il mercato di gennaio, il tecnico ha avuto per lui parole di elogio: «è un talento, ha tecnica e estro, insieme alla velocità. Ti ribalta l'azione da solo e la risolve. L'abbiamo visto anche sabato. Lui è anche un bravissimo ragazzo, semplice. A volte anche diverso da quel che sembrerebbe vedendolo così. Poi però bisogna che continui a crescere di mentalità, di carattere nelle cose che fa, perchè come tutti quelli che hanno estro e qualità, poi perdono qualche altra caratteristica che per il nostro calcio, e per quello nel quale giocherà Stefan, diventa importante».

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