Settimana travagliata per Sarri. Primo: c’è la Juve, e già questo trasmette ansia, perché l’ha allenata, ha vinto, ma i rapporti con i suoi ex dirigenti sono un po’ tesi. Secondo: deve fare i conti assenze importanti. La più delicata, Immobile. Che ieri si è sottoposto agli esami radiografici: evidenziato un edema nella zona del polpaccio sinistro, quindi niente Juve. Nei prossimi due o tre giorni, la punta sosterrà altri controlli per avere maggiori certezze e non rischiare nulla. Al suo posto, il tecnico sta pensando seriamente di spostare Pedro al centro dell’attacco. E’ il candidato ideale perché l’ha già fatto in passato e perché conosce bene i movimenti. In assenza di Immobile, è quello che meglio sa interpretare il ruolo senza dare punti di riferimento e potendo anche alternarsi lì davanti e scambiarsi con la fascia con Felipe Anderson. L’ultimo a far parte del tridente sarà Zaccagni. Per l’ex del Verona l’occasione per mettersi in mostra in una partita che vale tanto. Per la Lazio, ma anche per lui, visto che fino ad ora ha fatto vedere poco. In avanti ci sarebbe anche l’opzione Muriqi, ma Sarri, ultimamente, non l’ha preso molto in considerazione.
APPESI A UN TAMPONE
A preoccupare Sarri non c’è solo l’assenza di Immobile.
MERCATO
Sono giorni delicati e di scelte anche per il mercato di gennaio. Sarri vorrebbe un attaccante e un difensore. La Lazio tessererà Kamenovic, mentre Vavro e Jony sono in uscita (i termini del decreto crescita sono scaduti, quindi la società può cederli senza penali), per entrambi c’è la Spagna e accordi vicini. Da monitorare anche Muriqi e la possibilità di andare in prestito in Turchia. Per l’attacco il sogno è Joao Pedro.