Serie A, crescono ricavi da vendita e da stadio ma il campionato è sempre più indebitato

Serie A, crescono ricavi da vendita e da stadio ma il campionato è sempre più indebitato
di Benedetto Saccà
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Martedì 24 Maggio 2016, 20:00
Il presidente Carlo Tavecchio ha presentato nella sala Regina della Camera dei Deputati il Report calcio 2016, realizzato dalla Figc con la fondazione Arel e la società Pwc. In sintesi estrema, nella stagione 2014-2015, le 20 squadre della Serie A hanno registrato un risultato netto negativo di 379 milioni di euro, ma in un'annata hanno perso più dell'intero sistema professionistico nella stagione 2013-2014. Non basta. Perché, in media, ciascun club ha accumulato mediamente un deficit per circa 157 milioni. Una crescita di oltre due milioni di euro. E ancora. Il valore della produzione è diminuito per la prima volta in tre stagioni, mentre i proventi legati ai diritti tv sono cresciuti del 37 per cento. I ricavi di vendita generale sono in crescita, come pure quelli da stadio e il costo del lavoro.

«Il campionato tedesco rappresenta un punto di riferimento. Non si possono produrre solo debiti, ma bisogna creare risorse e per farlo sono necessarie le riforme, partendo dalla riduzione delle società professionistiche», ha chiarito Tavecchio.

E ancora. «Le riforme dei campionati le faremo da soli se entro agosto le leghe non faranno pervenire delle proposte. È da un anno che aspetto che le leghe si mettano d'accordo per presentarci una riforma sostanziale. Non è detto poi che si debba fare in un anno... ma se dopo l'Europeo non avremo ricevuto ancora niente la Figc stilerà un proprio progetto e lo presenterà, poi ognuno farà le proprie considerazioni. Siamo in una posizione di stallo. Sappiamo tutti che la Lega Serie A produce i ricavi del nostro mondo, ma deve capire che per mantenere la solidità del sistema il numero dei club professionisti va diminuito», le parole di Tavecchio.

 
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