Perché tutto questo? Possibile che non si poteva fare di meglio? Il conto alla rovescia, iniziato da mesi, sta per terminare, il tempo è ormai scaduto. Errori, anche se in parti diverse, li hanno fatti tutti i protagonisti, e non ci si può ridurre a un duello Totti-Spalletti. Il tecnico ha un compito ingrato,male sue continue esternazioni, pre e post gara, ne hanno peggiorato la posizione. Per molti è lui a non volere più Totti nella Romadel futuro. Questa non è l’atmosfera migliore per chiudere il campionato e, soprattutto, lavorare per una Roma competitiva nel prossimo anno. Questo clima, nonostante i risultati positivi, ha già minato il feeling con Spalletti. Se in queste settimane il tecnico ha esagerato nelle spiegazioni sull’impiego e l’apporto di Totti, quantomeno non si è nascosto o trincerato dietro frasi di circostanza. Quelle invece che da mesi contraddistinguono la società: «Ne hanno parlato, e ne parleranno, presidente e calciatore». «Per rispetto a Totti sarà lui a decidere cosa vuole fare». Tutto molto chiaro.Roma e la Roma sono destinate a lacerarsi nelle divisioni e nei dibattiti sul futuro di Totti per le prossime settimane, se non per mesi. Unacosa è certa: domenica otto maggio alle 12.30 contro il Chievo sarà l’ultima gara dellaRoma all’Olimpico di questo campionato.
Il consiglio è di non mancare l’appuntamento.
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