Ue, norme sull'antiriciclaggio: tetto al cash e riflettori sul calcio a partire dal 2029

Verrà applicato il cosidetto "dovere di diligenza"

Ue, norme sull'antiriciclaggio: tetto al cash e riflettori sul calcio a partire dal 2029
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Sabato 27 Aprile 2024, 19:52 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 11:03

L'Ue ha deciso di aggiornare ed estendere le norme sull'antiriciclaggio in vista della nuova Autorità (Amla) che si insedierà a Francoforte dalla metà del 2025 e che avrà poteri di controllo sui 27 Paesi membri. Più trasparenza per le inchieste giornalistiche, tetto ai contanti e riflettori puntati sul calcio.

Tra gli 89 atti legislativi che l'Eurocamera ha approvato nell'ultima Plenaria, infatti, c'è stata anche la sesta direttiva sull'antiriciclaggio, accompagnata dal regolamento 'single rulebook' e dalle norme che hanno definito i poteri dell'Amla, per la cui sede era in lizza anche Roma. Il percorso del pacchetto di norme non è stato facile se si pensa che la proposta della Commissione risale al luglio 2021. Il primo ok del Coniglio Ue è arrivato nel dicembre 2022 ma, dopo un lungo negoziato interistituzionale i testi sono finiti all'ultima Plenaria disponibile. La norma 'principe' del pacchetto legislativo è, a prima vista, il tetto di 10mila euro imposto ai pagamenti in contanti. In realtà, con questa nuova struttura legislativa, Bruxelles va a toccare più settori.

"Dovere di diligenza" per il calcio

Tra questi c'è il calcio, al quale verrà applicato il cosiddetto «dovere di diligenza». A partire dal 2029 infatti le società professionistiche di alto livello coinvolte in transazioni finanziarie di alto valore con investitori o sponsor, compresi gli inserzionisti e il trasferimento di giocatori, dovranno verificare l'identità dei loro clienti, monitorare le transazioni e segnalare qualsiasi transazione sospetta all'Unità di Informazione Finanziaria (Uif).

Le stesse società avranno anche l'obbligo di pubblicare nei registri di trasparenza i titolari effettivi che possiedono almeno il 15% del club e di implementare adeguate procedure di monitoraggio delle transazioni per identificare le transazioni sospette.

L'Europea Club Association ha a lungo espresso le proprie riserve a margine dei negoziati. Una fonte Ue, al Guardian, ha descritto come «sgradevole» uno degli ultimi incontri con i rappresentanti dell'Eca. Alla fine i legislatori comunitari hanno concesso una serie di esenzioni che consentiranno ai club con fatturati inferiori a 5 milioni di euro a stagione di evitare le nuove leggi. Il nuovo pacchetto è stato approvato sotto la presidenza belga e proprio in Belgio, nel 2018, un'inchiesta su contratti di trasferimento falsificati e riciclaggio di denaro ha coinvolto oltre 60 agenti.

L'obiettivo dell'Ue è non solo la criminalità ma anche il riciclaggio connesso al terrorismo. L'eurodeputato dei Verdi Damien Careme ha spiegato al quotidiano britannico: «Criminali, oligarchi e ricchi e potenti hanno modi privilegiati per riciclare il loro denaro sporco, e il calcio è uno di questi». «Chiuderemo la pletora di scappatoie che esistono e che rendono la vita fin troppo facile ai riciclatori di denaro», ha chiosato un altro relatore, Luděk Niedermayer (Ppe). Il pacchetto è stato approvato a larga maggioranza dall'Aula lo scorso mercoledì e ora attende solo la ratifica formale del Consiglio Ue.

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