Il Foro Italico sceglie la sua regina. Comincia alle 14 sul campo Centrale la sfida tra Serena Williams e Madison Keys, il passato e il presente del tennis mondiale contro il futuro del tennis americano e (forse) mondiale. Serena era attesa al varco, Madison no.
Di Serena c’è poco da dire, domina il circuito ormai da anni e a Roma va a caccia del quarto sigillo personale. Madison, invece, ha appena 21 anni, ha nel curriculum una semifinale Slam agli Australian Open e questa è la sua prima finale davvero importante. La svolta è arrivata sotto la guida di Thomas Hogstedt, tecnico serio e preparato, che conosce benissimo il tennis femminile. Madison ha riconosciuto la bontà del suo lavoro (sia pure in fase embrionale) e chissà che il 2016 non possa essere la stagione della consacrazione.
I precedenti dicono 2-0 per Serena e si sono entrambi giocati a livello Slam: Australian Open e Us Open, sempre nel 2015. La Keys non ha intascato neanche un set: 7-6 6-2 a Melbourne, 6-3 6-3 a New York. L’impressione è che non sia questa l’occasione per avvicinarsi. Il motivo è semplice: Serena è centrata e concentrata. La pausa di queste settimane le ha fatto bene: è tirata fisicamente e ha la giusta motivazione. Si è visto contro la Kuznetsova, lo ha confermato contro Irina Camelia Begu in un match ben più complicato di quanto dica il punteggio. Serena si è già imposta tre volte al Foro Italico (2002, 2013 e 2014) e mira a un poker che profumerebbe di restaurazione. L’ultima volta che Serena era arrivata a maggio inoltrato senza titoli risaliva al 1998. Un’onta, per una come lei. Un’onta per coach Patrick Mouratoglou. Un’onta che potrebbe lavarsi nel pomeriggio del Foro Italico.