Solo in due occasioni in passato era stato rimontato come è accaduto oggi: nel 2010 agli US Open contro Granollers e nel 2012 al Roland Garros contro Djokovic. Purtroppo la terza è arrivata nell’occasione più prestigiosa, quella che gli avrebbe potuto regalare il miglior risultato in un torneo dello Slam. Invece è finita con il trionfo del beniamino di casa sospinto dal pubblico, comunque corretto, della Hisense Arena: 5-7 4-6 6-3 7-6 (5) 8-6 dopo tre ore 3 e 34 minuti ad alta tensione.
Lo attendevano al varco dopo lo straordinario successo di due giorni fa contro Federer. Per almeno quattro set Andreas ha avuto la stessa calma e lucidità mostrata contro King Roger. Le prime palle break le ha avute l’australiano di Canberra sull’uno a uno. Il primo break, però, lo ha centrato l’azzurro sul 5-5, quando Seppi tra il proprio turno di servizio e quello del rivale ha infilato 8 punti consecutivi chiudendo 75.
Nel secondo parziale l’altoatesino ha allungato sul 4-4: altro game vinto a zero al turno di battuta di Kyrgios, poi 6-4 grazie ad un preciso passante lungo linea su una smorzata dell’avversario. Nella terza partita l’azzurro ha pagato un piccolo calo di tensione: l’australiano ne ha approfittato, gli ha subito strappato il servizio in apertura e ha chiuso 6-3. La grande occasione nel quarto set: sul 6-5 Andreas ha avuto quel match point che non dimenticherà facilmente: Kyrgios si è salvato grazie ad una prima a duecento all’ora sulla quale l’azzurro ha potuto solo opporre la racchetta. L’australiano ha poi vinto un tie break da brivido: sul 5-5 altra prima potente al corpo, quindi un rovescio vincente e tutto rimandato al quinto set, in cui l’aussie ha preso il largo spinto dal pubblico tutto dalla sua parte e ormai scatenato. Sotto 4-1, Seppi ha avuto la lucidità di centrare 12 punti di fila che gli hanno consentito il riaggancio, poi sul 4-4 ha avuto una palla break annullata dal solito ace di Kyrgios (alla fine 25 contro 23 dell’azzurro). Il match si è deciso sul 7-6 per l’australiano: 0-40 e l’occhio di falco che condanna l’azzurro: il suo rovescio in difesa è out di un niente. Gioco, partita e incontro.
Kyrgios vola ai quarti, a Seppi resta il rimpianto di un risultato storico. “Ripartire dopo un match perso così non è il massimo – ha confessato – ma lo sport è questo. L’obiettivo è mantenere il livello così alto nei prossimi tornei”.