Per gli azzurri il capitano Corrado Barazzutti, oltre al quartetto formato da Fognini, Lorenzi, Seppi e Bolelli (solitamente schierato in doppio), ha chiamato come quinto uomo anche Thomas Fabbiano. La squadra si sta allenando a Morioka da domenica scorsa. Il team nipponico deve invece rinunciare a Kei Nishikori, rientrato nel circuito solo la settimana scorsa dopo un lungo stop per infortunio al polso ripartendo dai challenger (dopo aver giocato quello di Newport Beach, ora è in gara a Dallas).
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«Noi siamo sempre gli stessi, è una trasferta dura e siamo molto lontani da casa. Io sto bene fisicamente e sto giocando un buon tennis, come ho fatto vedere a Melbourne». Sono le parole di Fabio Fognini pronto alla sfida col Giappone. «Finalmente domani si comincia. Se preferisco giocare per primo? È lo stesso - prosegue l'azzurro - so che il primo punto è molto importante, anche perché vincendo permetterei ad Andres di scendere in campo più tranquillo contro il loro numero uno Sugita».
Fiducioso sulla sfida anche Seppi. «Ho avuto un buon inizio di stagione in Australia, con Fognini e Barazzutti siamo rimasti ad allenarci a Melbourne quattro, cinque giorni prima di volare in Giappone. Giocare fuori casa in Davis è sempre complicato perché le condizioni non le scegliamo noi, ma i nostri avversari. È una sfida alla pari. Sugita è un giocatore solido, io spero di entrare in campo con l'Italia sull'uno a zero».
Infine il capitano Corrado Barazzutti. «Sarà un incontro difficile anche se il Giappone deve fare a meno di Nishikori. Giocare fuori casa in Davis è sempre difficile. I nostri avversari sono solidi e competitivi, il campo è veloce. Nei primi giorni i nostri giocatori hanno avuto qualche difficoltà, ma ora è stata superata».
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