Eppure la sfida con la Rogers, giocatrice dal diritto potente e di 12 anni più giovane, era iniziata male. Il primo set era volato via in poco più di mezzora con l’americana padrona del campo. Grazie alla sua grinta e alla sua esperienza la Schiavone ha portato ribaltato l’inerzia dell’incontro. Ha allungato gli scambi, servito meglio (4 ace in totale), trovato profondità nei colpi e tolto ritmo e sicurezze alla rivale, che nel secondo e terzo parziale ha raccolto appena quattro game. Nel seet decisivo l’allungo è arrivato sul 2-2: due break e 4 game consecutivi con una serie di ricami da applausi e 6-2 finale.
Per la milanese, campionessa del Roland Garros nel 2010, è il settimo titolo in carriera: 18 le finali disputate.
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