La Giorgi si arrende in finale
ma che battaglia con la Cornet

La Giorgi si arrende in finale ma che battaglia con la Cornet
di Angelo Mancuso
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Domenica 13 Aprile 2014, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 00:15

La sua prima finale Wta non poteva che essere cos: elettrica come il suo tennis. Camila Giorgi, l'Agassi in gonnella made in Italy, non ce l'ha fatta a conquistare a Katowice, in Polonia, il primo titolo nel circuito maggiore, ma il processo di crescita della 22enne di Macerata continua. Si è arresa dopo tre set, un match point sprecato e oltre tre ore di gioco ed emozioni alla francese Alize Cornet, finalista a Roma nel 2008 ad appena 18 anni: 7-6 5-7 7-5 per la tennista di Nizza, che ha così messo in bacheca il suo quarto successo Wta.

LE AZZURRE

«Sono sempre stata nel match, devo continuare così» ha poi detto Camila, di poche parole come suo costume. Da oggi sarà a Ostrava: con Sara Errani, Roberta Vinci e Karin Knapp fa parte del quartetto che sfiderà nel week end di Pasqua la Repubblica Ceca di Petra Kvitova e Lucie Safarova nella semifinale di Fed Cup. La Giorgi contro la Cornet ha giocato sempre in rimonta. Nella prima partita ha annullato due set point sotto 5-4 e un altro sotto 6-5, prima di arrendersi al tie break. Nella seconda è stata in svantaggio 3-0 e poi 5-3, ma ha avuto la forza di rimontare e allungare la sfida al terzo set. Stesso andamento nel terzo e decisivo parziale: la Cornet avanti 3-0, la prepotente reazione dell'azzurra, che sul 5-4 ha avuto un match point a favore sprecato con una risposta di rovescio fuori misura, prima di cedere 7-5.

Nel corso del torneo giocato in Polonia l'azzurra ha eliminato nell'ordine la Vinci, seconda testa di serie e campionessa uscente, l'israeliana Shahar Peer e in semifinale la spagnola Carla Suarez Navarro, terza testa di serie. Grazie ai 180 punti della finale da oggi ritocca il suo best ranking di n.67 avvicinandosi sensibilmente alle top 50. Soprattutto fa sorridere Corrado Barazzutti: a Ostrava, infatti, si gioca sul veloce indoor come a Katowice. Per il capitano azzurro la conferma che può contare sulla graziosa biondina nata a Macerata, vissuta a Pesaro, Como, Milano, Barcellona, Parigi e Miami, che dal luglio scorso si è trasferita con la famiglia a Tirrenia per allenarsi al Centro Federale.

Ad agosto la Giorgi ha eliminato nella prestigiosa cornice dell'Arthur Ashe Stadium la danese Wozniacki, ex n.1 mondiale e finalista agli US Open 2009, incantando i newyorkesi con il suo tennis coraggioso, ai limiti dell'incoscienza. Poi lo scorso febbraio l'esordio in maglia azzurra nella vittoriosa trasferta di Cleveland contro gli Stati Uniti: emozione zero, 6-2 6-1 a Madison Keys. In quell'occasione Mary Jo Fernandez, capitano della americane, disse: «Se giocasse sempre con questa consistenza e continuità sarebbe già nelle top ten». Complimenti da parte dello stesso Barazzutti: "Non ricordo un debutto del genere di una nostra tennista". Quindi a marzo l'exploit a Indian Wells, dove ha messo ko un'incredula Maria Sharapova. Segnali di una crescita costante.

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