Lui era a Indian Wells a metà marzo per sostenerla durante la storica finale vinta in California contro la cinese Na Li. Lei domenica scorsa ha prontamente ricambiato: eccola a Napoli per incitarlo durante l’altrettanto storico successo su Murray che ha dato il la alla rimonta azzurra contro la Gran Bretagna. Lui è Fabio Fognini, lei è Flavia Pennetta: la coppia del giorno del tennis italiano, anzi dello sport azzurro visto che i campioni della racchetta riescono puntualmente a conquistare le prime pagine di giornali e tv con le loro imprese. Flavia & Fabio: è il gossip del momento su twitter e sul web. Tutti a caccia di una loro foto, di un loro sguardo. Anche se la 32enne brindisina fa catenaccio nel segno del miglior Nereo Rocco del tempo che fu. Come dopo il trionfo a Indian Wells, stesse domande, identica risposta: «Siamo amici, ci conosciamo da una vita e in questo momento ci supportiamo a vicenda». Parole dette e ridette. Alle quali aggiunge: «In questo momento i titoli e le interviste devono essere tutti per loro, i ragazzi della squadra che hanno regalato all’Italia le semifinali di Coppa Davis dopo 16 anni. Un grandissimo risultato per il nostro tennis». Una squadra della quale il “suo” Fabio è il condottiero indiscusso. A Mar del Plata i giornali argentini lo definirono un “gladiatore romano” nell’arena.
LO SCUGNIZZO FOGNINI
Due giorni fa Fabio sul lungomare di Mergellina ha vestito i panni dello “scugnizzo” capace di “imbriacare” il povero Murray nonostante il fastidioso dolore al costato.
«ADESSO È IL LORO MOMENTO»
«Se con il nostro esempio abbiamo trascinato i ragazzi? Può darsi, ma il merito delle recenti vittorie è solo loro. Il tennis è fatto di cicli e ho l’impressione che ora in Italia sia arrivato il momento del tennis maschile. Fabio non ha mai giocato così bene, ma è tutta la squadra ad essere maturata negli ultimi anni. È un gruppo omogeneo, solido, unito, che non si tira indietro di fronte alle difficoltà. Sono amici e stanno bene insieme. Come ha sottolineato capitan Barazzutti non è nella loro filosofia arrendersi, hanno una gran voglia di conquistare qualcosa di importante. Proprio le qualità che hanno consentito a noi ragazze di vincere tanto. Un bene per tutto il tennis italiano». Flavia parla quasi da dirigente federale. Una candidatura per il dopo tennis? «Questo sport è la mia passione e lo resterà anche quando avrò smesso. Mi piacerebbe dare un contributo mettendo a disposizione la mia esperienza. Ma da grande voglio fare anche la mamma». Con la persona giusta accanto. E scatta di nuovo il catenaccio: come un libero vecchio stampo spazza l’area di rigore.