Roland Garros, Sara Errani vola agli ottavi di finale. La Schiavone si arrende alla stanchezza. Out anche Bolelli

Roland Garros, Sara Errani vola agli ottavi di finale. La Schiavone si arrende alla stanchezza. Out anche Bolelli
di Angelo Mancuso
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Sabato 30 Maggio 2015, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 23:04
Buone notizie per il tennis azzurro dal Roland Garros. Dopo Flavia Pennetta, anche Sara Errani ha centrato gli ottavi nello Slam parigino. La 28enne romagnola, testa di serie numero 17, ha sconfitto con un doppio 6-3 la tedesca Andrea Petkovic, numero 10 del seeding. Un’avversaria dura, cui Sara concede quasi 20 centimetri in altezza, contro la quale lo scorso anno aveva perso nettamente nei quarti sempre sulla terra rossa parigina. Brava Sara a mettere in confusione la tedesca, molto potente ma poco mobile, spostandola e variandole il gioco. Nel primo set la Errani ha annullato la palla dell’1-3, quindi sul 5-3 in suo favore ha strappato il servizio alla Petkovic. Nel secondo set 3-0 Sara, che sul 4-1 ha avuto una palla del 5-1, ma l’ha sprecata spedendo un rovescio in rete. La tedesca ha avuto una sussulto, ha rimontato parzialmente fino al 3-4, sfruttando qualche errore di troppo dell’azzurra. Sara ha prontamente reagito: tre giochi consecutivi e 6-3 finale dopo un’ora e 21 minuti. La romagnola nelle ultime tre edizioni del Roland Garros vanta una finale (2012), una semifinale (2013) ed i quarti (2014).

Si è fermata, invece. Francesca Schiavone, campionessa a Parigi nel 2010 e finalista la stagione dopo. A quasi 35 anni (li compirà il prossimo 23 giugno), dopo il match maratona vinto due giorni fa contro Svetlana Kuznetsova (4 ore e 50 minuti), ha ceduto alla rumena Andreea Mitu, 23enne di Bucarest, numero 100 Wta: 7-5 6-4. Peccato perché nel primo set la Schiavone ha avuto parecchie chance: ha avuto una palla del 5-2, poi ha servito sul 5-3 prima di subire la rimonta della giovane avversaria. Francesca era alla 59esima presenza consecutiva in uno Slam (15esimo Roland Garros di fila), record tra le giocatrici in attività (tra gli uomini Roger Federer è a quota 62).

Nel torneo maschile Simone Bolelli per due ore ha giocato alla pari, anzi meglio, di David Ferrrer, numero 7 del mondo e finalista al Roland Garros nel 2013. Il 33enne spagnolo è un muro contro il quale rischi di andare a sbattere: è successo anche al bolognese: 6-3 1-6 5-7 6-0 61 per lo spagnolo in tre ore e 12 minuti. Per due ore Bolelli ha giocato un tennis di altissimo livello. Peccato per un primo set in cui la differenza l’ha fatta un diritto comodo sparato fuori dall’azzurro sotto 4-3, che ha dato il break a Ferrer. Bolelli ha però dominato la seconda partita, strappato il servizio al rivale sul 5-5 della terza, chiudendo poi 75. L’azzurro ha probabilmente pagato lo sforzo, più mentale che fisico e da quel momento Ferrer ha infilato 11 game consecutivi: 60 il quarto set, 61 il quinto.

Sempre nel torneo maschile avanti tutti i favoriti. Non c’è stato match nella sfida più attesa: Andy Murray, testa di serie numero 3, ha travolto il giovane australiano Nick Kyrgios, uno degli emergenti del circuito, con un eloquente 6-4 6-2 6-3.

Anche per Djokovic nessun affanno: il numero uno del mondo rifilato un triplice 64 all’altra giovane speranza del tennis australiano, Thanasi Kokkinakis. Per finire Rafa Nadal ha spento con un 6-1 6-3 6-2 le velleità del russo Andrey Kuznetsov vincendo il 69esimo incontro sulla terra rossa parigina sui 70 disputati (9 i titoli conquistati in 10 partecipazioni).

Nel torneo femminile ha rischiato Serena Williams (la Errani è nel suo quarto). Affrontava al terzo turno una ex numero uno scesa in 27esima posizione a causa di una frattura da stress che l’ha costretta a un lungo stop. La statunitense, molto fallosa (21 errori gratuiti in totale), si è trovata sotto di un set e di un break, ma è riuscita a riacciuffare in extremis un match che sembrava esserle sfuggito di mano: 3-6 6-4 6-2 lo score finale. Vika ha retto fino al 2-2 del parziale decisivo, quando c’è stato l’allungo di Serena che ha chiuso con un passante incrociato di rovescio dopo due ore e due minuti.









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