Fognini: «Volevo il serale, ma a Roma se chiedi una cosa te ne danno un'altra»

Fabio Fognini
di Alfredo Spalla
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Giovedì 18 Maggio 2017, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 21:28

L’arbitro, il campo veloce, l’orario del match, ma soprattutto Alexander Zverev. Fabio Fognini ammette la sconfitta ma si toglie comunque qualche sassolino dalla scarpa: «Nel primo set sono stato imbarazzante, mentre nel secondo ho avuto qualche chances. Mi sarebbe piaciuto andare sul 5-4 a favore di vento, ma non ci sono riuscito. Peccato. Zverev può diventare numero uno al mondo nel futuro: mi ha fatto giocare male, ma ho qualche recriminazione».

Il ligure si è sentito condizionato dalle chiamate dell’arbitro svedese Lahyani? In campo l’ha chiamato “pagliaccio” prendendosi un warning, ma nel post match è sembrato più conciliante sulle chiamate. L'hanno innervosito soprattutto le scelte degli organizzatori: «L’arbitro ha fatto una caz…ta, ma non penso ci fosse cattiva fede o che il mio avversario abbia rubato le palline. Le condizioni di oggi però hanno favorito lui: l’unico giocatore italiano l’hanno messo a mezzogiorno, su un campo veloce, anziché di sera. Come avrei preferito io. A Roma funziona così: se chiedi una cosa, te ne danno un’altra», ha detto l’azzurro riferendosi al programma del Centrale, oggi riservato soprattutto a Rafa Nadal e Novak Djokovic. Adesso lo attende la paternità e un volo per la Spagna: «Parto con il primo aereo. La gente mi vede più umano? Forse sarà perché sto per diventare padre», ha concluso Fognini.
 

 

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