La 35enne numero 1 del mondo ha quindi definito le sue parole «razziste» ed ha garantito il suo pieno appoggio all'inchiesta nel frattempo avviata dalla Federtennis internazionale. «Nel mondo - ha detto la campionessa - sono stati abbattuti molti pregiudizi e barriere, ma troppi altri ne devono ancora cadere». Il fine settimana del 70enne Nastase, peraltro, era stato più che mai burrascoso, con la sua sospensione per le espressioni sessiste rivolte alle giocatrici britanniche avversarie di Fed Cup, Johanna Konta e Anne Keothavong, e ad un giudice di gara.
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