AMELIA -«Hai lasciato una comunità che ti cerca ancora, che non ti dimentica e chiede ancora oggi, per te e per tutti noi, verità ora rivolgendo insistentemente alle istituzioni la domanda: dov’è Barbara?»
La lettera a Barbara Corvi oggi è firmata da Marta Paciola, dell'osservatorio illegalità della Regione Umbria, di Legaccop e Confcooperative. Un appuntamento he si ripete ogni 27 del mese per non dimenticare la giovane mamma amerina sparita nel nulla il 27 ottobre del 2009.
«Cara Barbara, non sei tra i tuoi cari da 14 anni, sei una donna sottratta alla verità ed alla giustizia per il volere di chi, occultamente, ti ha allontanato dalla tua vita ad Amelia. La tua storia - scrive Marta Paciola - è nella storia di questa regione, così lontana dalle logiche della criminalità organizzata e così capace di accogliere e di essere inclusiva.
La lettera a Barbara nei giorni in cui il gip deve decidere sulla richiesta di archiviazione delle indagini suil marito della donna, Roberto Lo Giudice, presentata dal magistrato, Alberto Liguori. I legali della famiglia Corvi, Giulio Vasaturo e Enza Rando, hanno presentato opposizione. Annunciando che ci sono testimoni chiave da sentire per chiarire il giallo. Su tutti un collaboratore di giustizia, la cui testimonianza non sarebbe stata valorizzata.