Bandecchi riaziona l'otto volante: "La Ternana è in vendita"

Non c'è pace per i tifosi rossoverdi e per le sorti della società di via della Bardesca, il sindaco: "Unicusano cede, lo stadio crollerà e il Comune non lo rifarà".

Bandecchi riaziona l'otto volante: "La Ternana è in vendita"
di Paolo Grassi
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Venerdì 23 Giugno 2023, 07:19

Ci risiamo con la società in vendita. Ternana su un otto volante che gira da sei mesi tra annunci, ripensamenti, rilanci, soluzioni alterative e rettifiche. E pensare, che lunedì 19 giungo sembrava tutto superato: Stefano Bandecchi, sindaco, si era dimesso dalla presidenza della società e da quella di Unicusano che ne è proprietaria. «La Ternana non è mia ma dell'università, che è ente autonomo e non è di nessuno». Questa la sua spiegazione. In Consiglio, eletti convalidati, lui compreso. Conflitti superati. Tutto finito? Nemmeno per sogno. L'opposizione non è convinta. Fratelli d'Italia ha incontrato il prefetto per approfondire proprio l'aspetto della proprietà di Unicusano. Il Dipartimento enti locali del ministero dell'Interno pare abbia già pronta una relazione. Il Partito democratico annuncia iniziative azione popolare, strumento con cui ogni cittadino elettore che ne abbia interesse può sollevare l'incompatibilità al Tribunale. Tutto ciò, non è piaciuto a Bandecchi, fino a portarlo ad annunciare per l'ennesima volta la vendita della Ternana. E pensare che, per superare ogni controversia, basterebbe che Unicusano ceda la Ternana anche a un soggetto vicino allo stesso Bandecchi e allo stesso ateneo. Sui social, il sindaco posta l'articolo del Messaggero sulle iniziative di Fdi, Pd e prefetto e aggiunge: «Questi incapaci saranno accontentati. La Ternana sarà venduta». La conferma, nella conferenza stampa lampo convocata per presentare il coordinatore di Perugia di Alternativa popolare e annunciare la presenza del partito alle prossime elezioni europee e alle comunali del capoluogo regionale: «La Ternana è in vendita, l'Università Cusano lo annuncerà con un comunicato a firma dell'attuale presidente. Così, ha risolto il problema a tutti, levando i dubbi pure ai quattro sciocchini che non hanno ancora capito». Aggiungendo pure: «Ciò è stato deciso nell'ultimo consiglio di amministrazione». Cosa che stride con la nota letta in Consiglio comunale nella quale lo stesso Cda prendeva atto delle dimissioni del presidente ma confermava l'impegno per la Ternana. Bandecchi rincara la dose, sull'opposizione che si muove per riaprire la questione incompatibilità: «Mi sono dimesso risolvendo il conflitto d'interesse. Abbiamo dato loro dieci giorni per approfondire e ci hanno detto che esternavamo la nostra debolezza. In tre ore abbiamo risolto il conflitto e loro sono andati a fare i prepotenti. Tra dieci giorni la Ternana sarà venduta. Lo stadio crollerà e il Comune non lo rifarà, perché non ne ha i soldi. La Ternana si farà lo stadio da un'altra parte. Io, da sindaco, non glielo rifaccio». E cosa ne farebbe, Unicusano, dell'area ex Spea acquistata? Interrogativi pronti a presentarsi, o ripresentarsi, con l'ennesimo annuncio di vendita. Dopo l'apertura di una parte delle quote a nuovi soci palesata a ottobre, a gennaio è cominciata la serie di annunci di cessione. Prima quello di un disimpegno dopo l'inchiesta della guardia di finanza, poi la decisione di cedere solo la maggioranza e quella di aprire solo a soci di minoranza e ad un azionariato popolare. Fino all'annuncio di cessione dopo l'elezione e il rischio di incompatibilità. Ora si ricomincia. Come un copione che torna sempre al punto di partenza, lasciando gli spettatori con un continuo fiato sospeso. In attesa di vedere, pure stavolta, se si cede sul serio, o se sarà l'ennesima provocazione.

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