Finanza, il comandante Marzo: «Terni magazzino della droga. Usura e infiltrazioni nel mirino»

Finanza, il comandante Marzo: «Terni magazzino della droga. Usura e infiltrazioni nel mirino»
di Vanna Ugolini
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Sabato 16 Dicembre 2023, 12:03

FIAMME GIALLE

Il fenomeno dei pusher incensurati, le partite iva fasulle che nascondono evasione fiscale, le aziende cartiera, che servono a produrre fatture per ripulire denari, il fenomeno dell'usura, che emerge poco che si muove in maniera sotterranea e la controprova sono le richieste d'aiuto alla Fondazione anti usura. Dopo tre mesi di lavoro a Terni il comandante provinciale della guardia di Finanza racconta il lavoro messo in campo, un lavoro filtrato da una lunga esperienza investigativa che l'ha portato a chiudere importanti indagini contro la criminalità organizzata e fuori dai confini, in collaborazione con investigatori di altre città europee. Un'esperienza importante, la capacità di vedere le cose da un angolatura molto particolare che gli fa fare subito una considerazione saggi, che spazza via il qualunquismo: «Terni è una terra sana, ma proprio perchè è un territorio dove non ci sono grossi problemi di criminalità organizzata, va preservata». Quindi, non bisogna mai sottovalutare la capacità di infiltrarsi della criminalità organizzata.
Il comandante Marzo è una persona che si tiene lontana dai luoghi comuni, capace di tracciare la tendenza da ogni indagine. Come quella dei pusher giovanissimi e incensurati, di cui il Messaggero ha già parlato. «Mi ha colpito, anche di recente, l'entità di alcuni sequestri. Come quello che abbiamo effettuato lo scorso settembre, quando abbiamo trovato 24 chili di droga nella disponibilità di uno spacciatore. Questo afferma il colonnello Marzo può indicare che Terni non è solo piazza di spaccio, ma anche magazzino' per chi la necessità di rifornirsi. Un altro dato preoccupante è il coinvolgimento di persone molto giovani, minorenni o poco più che maggiorenni, nell'attività di spaccio».
I baby pusher, ragazzini spesso consumatori di droghe leggere, che fanno il passo in più, verso lo spaccio. «Diventano corrieri, portano la droga fuori da Terni per millecinquecento euro. Non consapevoli di quello che rischiano. Quando entriamo in casa loro ci rendiamo conto che siamo di fronte a famiglie normali e benestanti. E vediamo genitori che non avevano avuto alcun sentore di quello che stava facendo il figlio».
E poi il lavoro fitto contro l'evasione fiscale. Fra le tipologie di evasione messo sotto la lente della Finanza, c'è quella basata su «prestanome che, per un compenso a volte modesto, assumono la titolarità di società-cartiere che non fanno altro che produrre false fatturazioni». «L'attività magari - ha aggiunto - è incentrata sul territorio, poi gli incassì però, come i crediti di imposta fittizi, avvengono altrove».
E i rapporti con il sindaco Bandecchi, indagato a Roma dalla Guardi di Finanza, che spesso lancia strali nei confronti delle Fiamme gialle? «Istituzionali», assicura il comandante.
Vanna Ugolini
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