Tra iscrizione, futuro e cessione, il lavoro della Ternana ora si fa intenso

Bandecchi impegnato a risolvere il conflitto d'interesse, vuole vendere ma spunta anche la soluzione trust, presto incontro con tecnico e diesse, il campo sarà il Liberati.

Tra iscrizione, futuro e cessione, il lavoro della Ternana ora si fa intenso
di Paolo Grassi
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 07:25

Ternana nell'attesa. Arrivata l'elezione del presidente Stefano Bandecchi alla carica di sindaco e scattata automaticamente l'incompatibilità per i rapporti tra Comune e società di calcio con la convenzione per lo stadio Liberati, il mese di giugno non è cominciato all'insegna delle strategie di calciomercato, ma nel segno dei movimenti per il futuro societario. Bandecchi si muove su due strade parallele. Una strada è quella della continuità, nella quale in settimana lavorerà per iscrivere la squadra al campionato e insieme al suo vice Paolo Tagliavento dovrebbe incontrare il direttore sportivo Luca Leone e l'allenatore Cristiano Lucarelli per fare il punto della situazione, anche se la permanenza di entrambi resta in dubbio. L'altra strada è quella dei contatti e degli approfondimenti per risolvere l'incompatibilità, in primis con la ricerca di nuovi acquirenti per la società. Per adesso, l'imprenditore livornese dalla doppia veste tranquillizza i tifosi e garantisce che la Ternana si inscriverà alla serie B e giocherà, comunque vada, al Liberati. Anche le pratiche dell'iscrizione dovrebbero essere espletate già in questi giorni, prima ancora del termine del 20 giugno. Prima, però, c'è da indicare la sede delle gare interne. Che, stando a quanto per l'appunto garantisce il presidente-sindaco, sarà ancora Terni. Niente Perugia, niente Gubbio, niente Rieti, niente altre possibili location ipotizzate (tipo Roma e Cesena). La Ternana ha in uso il Liberati con convenzione fino al 2024 e, automaticamente, il suo stadio è quello. Una soluzione in grado di salvare capra e cavoli sarebbe trovare un elemento per il quale la convenzione possa non configurarsi nell'articolo 63 del Testo unico degli enti locali, quello chiamato in causa per l'incompatibilità. Prima delle elezioni si parlava di sentenze e pareri ministeriali in mano a Bandecchi e al suo entourage per dimostrare come l'incompatibilità possa non esserci, ma è da vedere se ci sarà il modo di metterli sul tavolo, oppure no. Oggi la scelta di Bandecchi è restare sindaco. I suoi contatti con altri soggetti interessati a rilevare sono ancora in piedi. Potrebbe dare la Ternana a un nuovo proprietario, ma anche cederla a una società facente capo a un suo parente, o una persona di sua fiducia e conoscenza. Anche questo, infatti, potrebbe bastare a escludere conflitti di interesse. Meno percorribile, ma comunque possibile, sembrerebbe, invece, l'ipotesi di affidare la Ternana a un "trust", strumento di difesa patrimoniale che metterebbe in via provvisoria nelle mani di un altro gestore (chiamato "trustee") le quote di Bandecchi, chiamato a riprenderle quando non sarà più sindaco. L'affidamento, però, dovrebbe durare almeno cinque anni. E poi, non è proprio la cosa più pratica, affrontare con la società in mano a un "trustee" calciomercato, pratiche di iscrizione e altre scadenze. La cessione, dunque, sembra al momento la via più semplice e pratica. Sicuramente, anche quella sulla quale si orientano le decisioni del sindaco.

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