Il pressing di Papa Francesco sul cambiamento climatico, minaccia per l'umanità ormai dietro l'angolo: «Bisogna fare presto»

Il Papa ripete che «la distruzione dell’ambiente è un’offesa contro Dio»

Il pressing di Papa Francesco sul cambiamento climatico, minaccia per l'umanità ormai dietro l'angolo: «Bisogna fare presto»
di Franca GIansoldati
3 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Maggio 2024, 14:13

Non c'è più tempo. Ne parla con toni angosciati. «Lo spettro del cambiamento climatico incombe su ogni aspetto dell’esistenza, minacciando l’acqua, l’aria, il cibo e i sistemi energetici». Papa Francesco davanti a scienziati e climatologi invitati in Vaticano per un incontro sul clima chiede di nuovo al mondo di adottare approcci universali «e un’azione rapida e risoluta, in grado di produrre cambiamenti e decisioni politiche». Sottolinea che bisogna invertire al più presto la curva del riscaldamento, cercando di dimezzare il tasso di riscaldamento nel breve arco di un quarto disecolo.

«Allo stesso tempo, occorre puntare a una de-carbonizzazione globale, eliminando la dipendenza dai combustibili fossili.

In terzo luogo, vanno rimosse le grandi quantità di anidride carbonica dall’atmosfera, mediante una gestione ambientale che abbraccia diverse generazioni. È un lavoro lungo, ma è anche lungimirante, e dobbiamo intraprenderlo tutti insieme». Naturalmente riconosce che il cammino è difficilissimo e pieno di insidie ma del resto i dati emersi anche dal vertice in Vaticano rivelano elementi che fanno pensare «alla stessa dissoluzione delle comunità».

Balene grigie morte, sono oltre seicento dal 2019: cosa le ha uccise? Lo studio: «Colpa del cambiamento climatico»

Poi ripete che «la distruzione dell’ambiente è un’offesa contro Dio». Francesco fa una pausa mentre legge il discorso e poi pone a tutti una questione grave. «La domanda dunque è: stiamo lavorando per una cultura della vita o una cultura della morte?» del resto le sfide sono sistemiche, distinte ma interconnesse: il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, il degrado ambientale, le disparità globali, l’insicurezza alimentare e una minaccia alla dignità delle popolazioni coinvolte. «A meno che non vengano affrontati collettivamente e con urgenza, questi problemi rappresentano minacce esistenziali per l’umanità, per gli altri esseri viventi e per tutti gli ecosistemi». 

Papa Francesco a Venezia dopo il caso Vannacci: «Servono luoghi inclusivi in cui nessuno è emarginato

Nella Bolla per il Giubileo 2025 Papa Bergoglio ha incluso un passaggio riservato al debito ecologico dei paesi sviluppati nei confronti del terzo mondo. Il concetto lo ha ripreso stamattina parlando davanti agli scienziati. «Va sviluppata una nuova architettura finanziaria che risponda alle esigenze del Sud del mondo e degli Stati insulari gravemente colpiti dai disastri climatici. La ristrutturazione e riduzione del debito, insieme allo sviluppo di una nuova Carta finanziaria globale entro il 2025, riconoscendo una sorta di “debito ecologico” – dovete lavorare su questa parola: il debito ecologico –, possono essere di valido aiuto alla mitigazione dei cambiamenti climatici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA