Santa Rosa, un grido: «Siamo tornati». Il vice sindaco Antoniozzi intonerà l'inno di Mameli

Santa Rosa, un grido: «Siamo tornati». Il vice sindaco Antoniozzi intonerà l'inno di Mameli
di Simone Lupino
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Martedì 30 Agosto 2022, 09:51

«Viterbo è sold out»: l’annuncio è della sindaca Chiara Frontini. Già da venerdì scorso tribune e sedie lungo il percorso erano andate esaurite. «Ci aspettiamo una città stracolma come non mai, sia perché dopo due anni di stop c’è grande attesa per il ritorno della Macchina, vuoi perché la manifestazione cade di sabato. L’appello che rivolgiamo a tutti è di distribuirsi il più possibile lungo il percorso». Ieri mattina in Comune il punto sui preparativi della festa e illustrare le novità.

Svelato il nome delle due madrine: la campionessa mondiale di Muay Thai Sveva Melillo e quella di pattinaggio artistico a rotelle Ludovica Delfino. Presenti all’incontro oltre alla sindaca, il presidente della Provincia Alessandro Romoli, don Luigi Fabbri, suor Francesca Pizzaia superiora del monastero, il prefetto Antonio Cananà, il questore Giancarlo Sant’Elia. E il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini e il capofacchino Sandro Rossi.

Mecarini ha provato a riallacciare il filo della storia citando la celebre frase con cui il conduttore tv Enzo Tortora riapparve sugli schermi dopo un lungo stop forzato: «Dove eravamo rimasti? È una grande emozione ritrovarci dopo questa pausa dolorosa, per tanti motivi: le morti del Covid, il lockdown, i problemi economici e sociali. Ma finalmente siamo tornati». Alle vittime del virus è riservata una delle tre dediche generali del Trasporto, le altre sono per i popoli oppressi della guerra, «tra cui quello ucraino, di cui avremo una rappresentanza durante il corteo storico - ha detto Mecarini - e una dedica più intima al nostro compianto Roberto Ubaldi detto Baffino», il facchino morto a 41 anni a causa di un male incurabile. «La sua scomparsa ancora ci pesa».

Si commuove il capofacchino Sandro Rossi: «Chi ne prenderà il posto sarà chiamato con lo stesso soprannome, in suo ricordo».

Le girate saranno dedicate invece ad altri facchini recentemente scomparsi e a figure legate al Trasporto: Contaldo Cesarini (costruttore di tre Macchine), il maestro Roberto Joppolo, Renzo Lucarini, ex capofacchino della minimacchina del centro storico, l’ex vescovo Lorenzo Chiarinelli e i giornalisti Patrizia Coppa eMario Cipolloni. «L’allungamento del percorso non ci preoccupa, i facchini sono in perfetta forma», ha spiegato Rossi. La Macchina eseguirà anche un altro giro e mezzo agli Almadiani. «La Macchina è stata conservata perfettamente – ha aggiunto l’ideatore Raffaele Ascenzi – verranno implementati i punti luci per renderla più splendente».

Mentre il costruttore Vincenzo Fiorillo ha ringraziato tutti per quello che dovrebbe essere l’ultimo Trasporto di Gloria. Trecento i figuranti che prenderanno parte al corteo storico del 2 settembre, ci saranno anche monsignor José Rodríguez Carballo, segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata, «innamorato di Viterbo e Santa Rosa», la comunità ortodossa romena presente in città e quella ucraina. Sobrietà è la parola d’ordine scelta dall’amministrazione Frontini. Palazzo dei Priori ospiterà tutti i dipendenti del Comune. Le stanze dei gruppi spetteranno ai centri polivalenti e alle case famiglia. Per le persone fragili altri 80 posti a sedere lungo il percorso.

E i vip? Pochi ospiti ma importanti per la promozione della città e del titolo Unesco. Tra questi l’ambasciatrice greca. Da non perdere, infine, l’esibizione della banda giovanile dell’Ellera guidata dal maestro Vincenzo Mercurio, alle 19,30 con l’inno di Mameli a piazza del Teatro. Canta il vice sindaco Alfonso Antoniozzi, nella veste di baritono: «Mi hanno fatto una proposta che non ho potuto rifiutare», ha commentato

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