«Ti do fuoco» e poi botte: fugge, salvata dai passanti a Chieti

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di Alfredo D'Alessandro
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Giovedì 9 Maggio 2024, 07:50

Maltrattata, offesa, aggredita e pesantemente minacciata dal convivente (ormai ex): è l’odissea vissuta da una donna di 43 anni, che una sera per la paura è scappata da casa e le persone che l’hanno vista, sconvolta, hanno chiesto l’intervento della forze dell’ordine e così si è salvata ed ha poi trovato il coraggio di denunciare perché temendo per la propria vita non lo aveva mai fatto. Sull’uomo pende una richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di maltrattamenti e lesioni personali, la donna, assistita dall’avvocato Manuela D’Arcangelo, è pronta a costituirsi parte civile, la difesa che punta a ottenere il patteggiamento in sede di udienza preliminare. La relazione fra i due è andata avanti per circa tre anni. Una sera, dopo cena, l’uomo, che aveva bevuto birra, inizia a offenderla con parole di genere e usa espressioni come “ti uccido” e “ti do fuoco”.

Lei cerca di calmarlo ma lui non vuole sentire ragioni e così la colpisce al volto con schiaffi e pugni e la spinge contro una parete della cucina. La donna a quel punto si rifugia in bagno ma niente perché lui non si calma e così guadagna l’uscita, va in strada e cerca di raggiungere il centro di Chieti. Il convivente a quel punto cerca di raggiungerla per convincerla a rincasare ma lei continua a scappare fino a quando non arriva una pattuglia allertata dai passanti, e poco l’ambulanza che la porta in ospedale da dove viene dimessa con una prognosi di dieci giorni per via delle contusioni cranio facciali e toracica che i medici le hanno riscontrato.

L’imputazione a carico dell’ex convivente racconta episodi di minacce e violenze, con frasi come se vieni a casa di ammazzo”, “ti butto dal balcone”, racconta di un uomo che impugnando un coltello da cucina le dice che lui era il capo e doveva assecondare la sua volontà, che le impedisce di vedere i figli nati da una precedente relazione. Ma è anche l’uomo che le tira i capelli, che le strappa i vestiti di dosso volendola buttare fuori casa nuda, che una volta i vestiti li brucia mentre in una circostanza, dopo averlo rotto, le lancia contro il televisore e in un’altra occasione un comodino, che abusa di alcol. “Purtroppo ormai da tempo sono costretta a subire le violenze del mio compagno - si legge nella denuncia- il quale è ossessionato, immotivatamente, da gelosia, e che non vuole che io parli nemmeno al telefono con i miei figli e con i miei genitori”. Una vita che per la donna era diventata un inferno che ancora oggi la fa vivere nella paura.

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