È vero che un sano regime alimentare dovrebbe essere la norma tutto l’anno, ma è anche vero che di buoni propositi è costellata la strada per l’inferno. Così, puntualmente in questa stagione, ci si rende conto che il pantalone stringe un po’ sui fianchi e la camicia fa fatica ad abbottonarsi. È quindi il momento di pianificare una roadmap verso il peso ideale, magari cercando online qualche “scorciatoia”. È infatti vero che i social pullulano di promesse miracolose. Le diete e le sedute di ginnastica proposte sono le più disparate e fantasiose ma soprattutto promettono risultati spettacolari in tempi brevissimi. «Negli ultimi anni – conferma l’anti personal trainer Federica Accio, alias Informaconfede, ideatrice della Ginnastichina - abbiamo assistito a una diffusione massiccia di disinformazione nel settore del wellness, alimentata principalmente attraverso i social media. Numerosi profili social in ambito wellness millantano miracoli proponendo esercizi miracolosi per aumentare il loro engagement. Pratiche che non solo mancano di riscontro nella letteratura scientifica, ma possono anche portare a false speranze e danni fisici reali».
Attenzione alle false promesse
Prima di decidere il percorso di remise en forme bisogna quindi capire bene quali sono le promesse che devono far scattare un campanello d’allarme. «In assoluto – spiega Sonia Ciampa, dottoressa di medicina generale – quello che deve mettere in allarme è il concetto di velocità. Quando una qualsiasi dieta parla di velocità nel risultato, nasconde un problema.
Il giusto compagno di avventure
Quindi, che sia un nutrizionista, un medico o allenatore, l’importante è affidarsi a un professionista serio. Scelta non facile visto la quantità di proposte che vanno da quello consigliato dall’amica al guru onnipresente su giornali e tv fino all’esperto con milioni di seguaci sui social. «I criteri per la scelta di un nutrizionista? – si chiede la dottoressa Ciampa - L’istinto sicuramente, specie quello femminile. L’istinto è una cosa seria, origina da sensazioni somatiche provenienti dal microbiota intestinale, dunque è bene dargli ascolto. Questo ci servirà poiché del nutrizionista dobbiamo fidarci e deve diventare un partner importante del nostro cambiamento. Sono tanti i bravi professionisti nel nostro paese, molti si specializzano in determinati settori, questi sono già due criteri chiave». Le fa eco Federica Accio «L'attenzione del professionista dev'essere posta sul fornire informazioni verificate e utili, anziché sulla ricerca di like e condivisioni a tutti i costi. È importante consultare specialisti qualificati e affidarsi a fonti attendibili per prendere decisioni consapevoli sulla propria salute».
Dieta o allenamento, importante che sia su misura
Ormai è da tempo che la comunità scientifica si è pronunciata in sfavore delle “diete fotocopia”. Ogni persona è infatti un universo a sé e come tale deve avere un regime alimentare e un programma di allenamenti calibrati sulle proprie caratteristiche ed esigenze. «La filosofia di Informaconfede – ribadisce la Accio - è radicata nell'idea che è possibile raggiungere il massimo benessere senza dover sottostare a un regime di allenamento estenuante o rinunciare al proprio comfort. Si basa sull'ascolto del proprio corpo e sulla consapevolezza dei movimenti. La piattaforma propone una serie di esercizi studiati appositamente per coloro che, per motivi di tempo o semplicemente per preferenza personale, evitano di frequentare la palestra». «Una dieta per essere sana ed efficace – conclude D’Elia - in primo luogo deve essere comoda, semplice e sostenibile. Possiamo produrre la dieta più bella del mondo, ma se le persone non riescono a seguirla abbiamo fallito. Una dieta “sana” è una dieta equilibrata che miri al raggiungimento del Successful Aging (un invecchiamento di buona qualità) quindi al benessere generale, e perché sia anche una dieta “efficace” deve essere, ripeto: comoda, semplice e sostenibile. Come? Personalizzandola ai massimi livelli».