Mi sono sentito di nuovo rigenerato e competitivo come prima. Poi ci è voluto abbastanza tempo per limare i difetti che mi portavo dietro dall'infortunio ma ora posso dire che ci abbiamo messo una pietra sopra. Il prossimo anno sarà divertente». Un occhio anche a Tokyo 2020, con la Iaaf che ha varato il nuovo sistema di qualificazione attraverso il ranking: «Credo sia una scelta azzeccata - conclude l'azzurro - È giusto che a un campionato del mondo si qualifichi chi dimostra di valere più volte quel tipo di competizione. Una semplice misura da saltare lasciava il tempo che trova. Chi segue l'atletica sa che serve continuità delle misure, non solo il picco».
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